Ognuno di noi è come un germoglio in continua crescita e l’espressione artistica è il naturale linguaggio dell’evoluzione personale. Questo è il pensiero di Orto&Arte, il luogo dove sbocciano
talenti e idee mentre si condivide cibo biologico.
«L’arte è presente in ogni angolo della nostra quotidianità sotto forma di seme pronto a germogliare. Sta a noi creare le giuste condizioni per lo sviluppo delle energie personali e di gruppo» spiega Stefania Ramella, artista e ideatrice del progetto ospitato nello spazio di viale Legioni Romane 4 (Milano), aperto a tutti ogni domenica.
Orto&Arte è un laboratorio di creatività, un luogo di co-working, un «giardino» di verdura biologica da cucinare e da gustare insieme. «Responsabilità, fiducia e buona educazione sono i principi base per poter frequentare questo spazio dove artisti, operatori olistici, coltivatori, ma anche filosofi, informatici e curiosi si ritrovano per creare, lavorare, coltivare idee e progetti comuni, e condividere i prodotti dell’orto biologico» dice entusiasta Stefania. Ma cosa c’entra l’arte con la terra?
«L’artista, come il contadino, lavora in connessione con i ritmi delle dinamiche vitali: per entrambi esistono fasi di semina, sviluppo e raccolta. Un’opera, come un frutto o un ortaggio è il prodotto di un dialogo tra Terra e Cielo, per il quale occorre pazienza e metodo, oltre che attitudine e sensibilità».
Una tela a più mani
Circa cinquanta simpatizzanti incoraggiano il lavoro del gruppo dei collaboratori regolari: Eric De Paoli, pittore, Adriana Mangiarotti, performer, Alessandro Veronesi, informatico, Nadia Micheletti, naturopata, Stefano Fornaro, poeta e Daniela De Lauri, attrice.
«Vogliamo dimostrare che oggi è possibile dedicarsi alle proprie passioni e mettere a frutto i propri talenti» spiega Eric. «Spesso l’artista vive nel senso di colpa per il suo bisogno di creatività, sentimento alimentato dal contesto sociale. In realtà, ciò che realizza non fa bene solo al suo mondo interiore, ma anche alla comunità in cui vive. Dedicarsi all’arte e all’orto è un modo concreto di stare bene in questo mondo e di fare qualcosa per migliorarlo.
Le innovazioni sono sempre nate in risposta al sistema, oggi però tutto si evolve troppo velocemente, vanificando le proposte. Con Orto&Arte cerchiamo di riconciliarci con noi stessi riscoprendo un nuovo modo di stare insieme».
Dopo tre anni, gli artisti-contadini iniziano a raccogliere i primi frutti. «Promuoviamo il bio e pratichiamo arte per restare immersi nella bellezza. Al confronto in rete preferiamo l’incontro dal vivo nel nostro spazio, dove tutto è fondato sulla relazione» conclude Stefania.
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