Una tipica ricetta toscana, i fiori di zucca fritti! Appetitosi e leggeri… Una ricetta vegetariana che ci permette di gustare ogni tanto una buona frittura. E tutte da scoprire anche le varianti…
Ingredienti
• 12 fiori di zucca
• circa 100 g di farina
• acqua minerale fredda/ghiacciata
• olio extravergine di oliva, sale
Procedimento
■ Lavate i fiori di zucca, passandoli velocemente sotto il rubinetto, eliminate il pistillo interno e metteteli a scolare in una carta assorbente.
■ Nel frattempo preparate una pastella mescolando insieme acqua, farina, sale fino a ottenere un impasto non troppo sodo ma nemmeno troppo liquido, una sorta di guanto che avvolge le verdure. Fate quindi riposare la pastella per 10–15 minuti in frigorifero.
■ A parte scaldate l’olio, quindi inzuppate ogni fiore di zucca nella pastella precedentemente preparata e friggete. Girate i fiori spesso in modo che risultino ben croccanti da ogni lato. Una volta cotti toglieteli dall’olio, scolateli e metteteli sopra una carta assorbente e serviteli ancora caldi.
VARIANTE PER CELIACI
Tempura con farina di riso
Il segreto nella preparazione sta nel mantenere la pastella fredda. Mescolare insieme 90 g di farina di riso, 120 ml di acqua minerale naturale freddissima e 1 pizzico di bicarbonato
VARIANTE
Carciofi e funghi fritti
■ Carciofi fritti e funghi fritti (porcini) sono altre fritture tipicamente toscane.
■ I carciofi vanno fritti con la pastella, mentre i funghi infarinati e fritti in olio bollente a temperatura.
Frittura più leggera
Infarinare soltanto i fiori di zucca, i carciofi e friggerli in olio bollente a temperatura (l’olio extravergine di oliva va portato tra i 150-180°).
La scelta dell’olio è essenziale: c’è chi ama gli oli vegetali (olio di girasole, olio di arachidi e spesso nei ristoranti si frigge con olio di palma), in Toscana nella cucina contadina si faceva uso soltanto di olio di oliva.
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La cucina toscana è solitamente associata a piatti ricchi di carne, dagli arrosti alla trippa e alla famosa, ma di recente invenzione, bistecca alla fiorentina. Nella
tradizione culinaria di questa regione abbondano invece verdure, cereali e legumi, cucinati con fantasia e con risultati sorprendentemente buoni per ogni palato. Si tratta di preparazioni ottenute con
prodotti radicati nella storia del territorio e conosciuti ben oltre i confini regionali come vere e proprie eccellenze. Tra i tanti, citiamo l’olio extravergine di oliva, le diverse tipologie di fagioli, il carciofo violetto, il cavolo nero, almeno sei tipi di pomodori, la cipolla di Certaldo e lo zafferano di San Gimignano. Senza dimenticare i vini rossi e bianchi, che negli ultimi anni possono contare sulla qualità offerta da tanti
piccoli produttori biologici e biodinamici.
Il libro cerca di intromettersi in questo mondo, presentando un ampio ventaglio di piatti e ingredienti rappresentativi delle diverse aree produttive, dalla Toscana collinare fino a quella litoranea, dal capoluogo alle città più piccole, dalla Maremma alla Versilia, dal Casentino alla Garfagnana, per ricercare ricette prelibate e fedeli ai prontuari della tradizione, alcune lievemente modificate, come principio etico, nell’ottica di non violenza e rispetto verso gli animali.
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