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“Piante d’aria”. Coltivarle in appartamento

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Le Tillandsia, meglio conosciute come piante d’aria, sono un meraviglioso genere di piante prive di radici, che vivono assorbendo l’umidità dell’aria. Spesso coltivate come piante da appartamento, scopriamo come curarle al meglio.
“Piante d’aria”. Coltivarle in appartamento
Tillandsia è un ampio genere di piccole e meravigliose piante, essenzialmente prive di radici, che vengono coltivate come piante da appartamento fissate o incollate a strati di corteccia, rami o altri supporti in legno che poi vengono appesi alle pareti o sospesi a mezz’aria. L’unica eccezione è la T. cyanea, che di solito viene coltivata all’interno di vasi. Altre specie presentano alcune radici, ma il loro scopo principale è di attaccarsi al supporto, non di assorbire l’acqua e le sostanze nutrienti.
Come tutte le bromeliacee, le Tillandsia assorbono l’umidità presente nell’aria attraverso speciali scaglie poste sulle foglie – una delle ragioni per cui molti membri di questa famiglia sono considerati delle piante aeree. Assorbono anche le sostanze nutritive attraverso le foglie ma, a differenza delle altre bromeliacee, non formano una tazza o un serbatoio in cui incamerare l’acqua.
Il loro fogliame è l’emblema della sobrietà ed è formato da una serie di foglie sottili o filiformi: quando una Tillandsia ha tre o quattro anni e fiorisce, è quasi uno shock vedere quel ciuffetto grigio-verde produrre dei fiori così grandi e colorati!
In molte Tillandsia, l’infiorescenza è piatta come una penna d’uccello e più alta della pianta, che sovrasta con le sue brattee rosse o rosa. In inglese questa pianta viene chiamata proprio “pink quill”, ovvero “penna rosa”, perché la sua infiorescenza assomiglia a una di quelle penne che in passato venivano usate per scrivere. I fiori sono viola o blu e spuntano tra le brattee molto ravvicinate.

La pianta può rimanere fiorita per mesi ma, come tutte le bromeliacee, al termine della fioritura inizia a morire: una morte lenta durante la quale si clona producendo diversi germogli basali.

La maggior parte di queste piante viene venduta già all’interno di un vaso, in quanto si tratta del modo più facile per produrle, ma se preferite potete comunque far crescere questa epifita su una porzione di tronco, su un’asse non trattata o su un altro tipo di supporto in legno.

CONDIZIONI AMBIENTALI OTTIMALI

LUCE MEDIA. L’ideale in estate è una luce intensa ma filtrata, proveniente da una finestra esposta a est o ovest. In inverno riesce a sopportare un paio d’ore di luce solare diretta proveniente da una finestra esposta a est.
TEMPERATURE MODERATE. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte.
ACQUA MEDIA. Annaffiate nebulizzando su tutta la pianta dell’acqua filtrata, piovana o distillata due volte a settimana. Assicuratevi che la base della pianta non sia immersa nell’acqua e che l’acqua venga completamente assorbita entro quattro ore: la pianta marcisce se rimane troppo bagnata a lungo. Non usate acqua di rubinetto con queste piante, in quanto sono sensibili alle sostanze chimiche che essa contiene.
UMIDITÀ. Le Tillandsia si adattano molto bene all’aria secca e non hanno bisogno di essere ulteriormente nebulizzate in aggiunta all’acqua con cui vengono annaffiate.
TERRICCIO. Con la T. cyanea usate qualsiasi terriccio biologico di buona qualità specifico per orchidee semi-terrestri, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici. Con tutte le altre Tillandsia non è necessario usare terriccio.

FERTILIZZANTE. Organico liquido bilanciato da spruzzare sulle foglie a metà dose una volta al mese durante il periodo di crescita e a mesi alterni in inverno.

INVASATURA. Quando la vostra Tillandsia è fissata al suo supporto in legno, non è necessario riposizionarla. Quando la pianta madre sarà morta, probabilmente vorrete riposizionare i germogli basali. Maneggiate il germoglio con delicatezza e posizionatelo sul supporto appoggiandolo su un fianco. Coprite le radici, se presenti, con un po’ di torba di sfagno e infilate nel supporto tre o quattro puntine intorno alla base della pianta. Fissate del filo intorno a una puntina, poi fatelo passare intorno alla base della pianta fino a raggiungere un’altra puntina e fissatelo anche a quella. Procedete in questo modo, passando da puntina a puntina, fino a quando la vostra pianta non sarà ben ancorata alla corteccia attraverso una rete di filo. Mettete della torba di sfagno umida intorno alla base della pianta e al filo, così da nascondere quest’ultimo. Appendete la pianta in un luogo caldo, umido e ombroso fino a quando non avrà ben attecchito al nuovo supporto.
PROPAGAZIONE. Si propagano facilmente separando i germogli basali quando la pianta madre è morta e fissandoli a un supporto in legno.

PROBLEMI PIÙ COMUNI

Necrosi dell’apice fogliare, cocciniglie farinose e marciume radicale.
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