Un materiale sostenibile da non confondere con il Pvc, per un pavimento ecologico, pratico e confortevole.
Nel nostro immaginario è rimasto confinato per anni all’interno di uffici pubblici e palestre, fabbriche e ospedali, come un materiale pratico e robusto, ma piuttosto misero e poco elegante per l’arredo di interni.
Parliamo del linoleum, una soluzione versatile a buon prezzo, che oggi riconquista l’attenzione di arredatori e appassionati di design.
Il linoleum è un materiale resiliente che permette una vastissima gamma di personalizzazioni, a cominciare dai colori. Con una elevata flessibilità, offre diversi vantaggi, primo tra i quali quello di essere un materiale ecologico e di poter essere fissato su di un pavimento preesistente, per via dello spessore di pochi millimetri e della facilità di montaggio.
La parola linoleum viene da «lino» e «olio». Una precisazione doverosa per distinguerlo dalle imitazioni che per anni ne hanno rovinato la fama. Dopo gli anni ’60, infatti, con la diffusione della chimica industriale nel campo dell’edilizia, la parola linoleum ha perso il suo significato originale ed è stata utilizzata per indicare tutti i cosiddetti pavimenti resilienti. Ancora oggi bisogna evitare di confonderlo con le finiture in gomma, in Pvc o con i pavimenti vinilici, che hanno trovato ampia diffusione in scuole, asili e soprattutto ospedali. In questi casi, sitratta di materiali sintetici che hanno poco a che fare con il linoleum originario.
La sua invenzione risale al 1860, quando il chimico scozzese Frederick Walton mise a punto un processo di ossidazione dell’olio di lino, trasformandolo in una massa gommosa e flessibile. Oggi come allora, il vero linoleum si presenta come un elemento composito di materiali naturali e biodegradabili, olio di lino in primis, sughero, polvere di legno, juta e resine vegetali. È grazie alla nuova attenzione verso la bioedizilia e l’impiego di soluzioni ecocompatibili, che negli ultimi anni il linoleum ha riacquistato valore, con il vantaggio di poter avere, grazie alle tecnologie attuali, colorazioni più intense e un design più accattivante.
I buoni motivi per sceglierlo
Una delle principali caratteristiche positive che vengono riconosciute al linoleum è senza dubbio la durata. Un pavimento realizzato in questo materiale, infatti, risulta estremamente resistente ai graffi e alle ammaccature, ed è durevole nel tempo. Rispetto ai materiali sintetici, inoltre, è antibatterico e antistatico, questo ci risparmia fastidiose scariche elettriche o tensioni che a lungo andare possono causare problemi di salute.
Generalmente viene utilizzato in rotoli, fissato al pavimento con l’uso abbondante di colle, meglio se atossiche e naturali. Il risultato sarà una pavimentazione senza linee di fuga, facile da pulire, grazie alla sigillazione termica delle giunture. Ma il linoleum può essere montato come un pavimento flottante o rialzato, in modo da evitare l’uso di adesivi. Il prezzo dei rotoli parte da circa 15 euro al m², a cui bisogna poi aggiungere la manodopera per la posa, che ha tempi comunque piuttosto ridotti, con il vantaggio di fare poca polvere in casa durante il taglio e il montaggio.
Il pavimento in linoleum è disponibile anche in piastrelle a incastro maschio-femmina, con un sistema di fissaggio simile al parquet. Generalmente, le mattonelle sono composte da un multistrato con l’anima di legno, la base in sughero e il rivestimento superiore in linoleum.
Attenzione infine alle finiture: alcune ditte prevedono il trattamento in superficie con una lacca acrilica o una pellicola poliuretanica per coprire i pori.
Per essere coerenti fino in fondo, è meglio scegliere una cera ecologica, che ne risalta la bellezza e permette di percepire il pieno contatto con un pavimento davvero naturale.
Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Giugno 2017