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Morì per un’encefalite da vaccino: Ausl condannata a risarcire la famiglia

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Il tribunale di Trani ha condannato la Asl di Bari a pagare 2 milioni di euro a una famiglia di Trani per il danno provocato da una vaccinazione obbligatoria antivaiolosa, fatta nel 1972 al loro figlio, scomparso nel 2005, a 34 anni.
Il tribunale di Trani ha condannato la Asl di Bari a pagare 2 milioni di euro a una famiglia di Trani per il danno provocato da una vaccinazione obbligatoria antivaiolosa, fatta nel 1972 al loro figlio, scomparso nel 2005, a 34 anni.

Il giovane, ridotto in uno stato vegetativo a causa di una grave forma di encefalite post vaccino, aveva ottenuto l’indennizzo previsto dalla legge in questi casi ( la legge 210 del 1992 riconosce un indennizzo per i danneggiati da vaccino; occorre presentre la richiesta e seguire tutto l’iter). Il figlio della coppia, nato nel 1972, venne sottoposto alla vaccinazione obbligatoria antivaiolo e fu colpito da una grave forma di encefalite che lo ridusse a un vegetale, condizione in cui quel bambino, poi diventato adulto, ha vissuto fino al 2005. Ora il tribunale di Trani, oltre al nesso di causalità già riconosciuto fra vaccino e danni alla salute, ha riconosciuto il dolo nelle modalità di somministrazione di quel vaccino, senza le necessarie precauzioni, informazioni e tutto quanto altro previsto dalla legge.

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