Prosegue la raccolta di firme per l’appello al capo dello Stato Sergio Mattarella promosso dall’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia e dal Gruppo di Ricercatori e Scienziati di Energia per l’Italia. E l’invito è anche a inviare mail di sensibilizzazione allo stesso Mattarella.
Il decreto legislativo sulle filiere forestali è stato approvato il 16 marzo tra critiche e polemiche di un vastissimo fronte trasversale costituito da organizzazioni, medici e ambientalisti. «Il D.Lgs favorisce in modo incondizionato e sistematico il taglio esteso di boschi ed aree, fino ad oggi protette, per l’utilizzo delle masse legnose a fini energetici nelle centrali a biomasse – si legge nell’appello – Tale pratica comporterebbe inevitabilmente un ulteriore aggravio dell’inquinamento atmosferico con ricadute negative per salute della popolazione italiana, dimenticando che l’Italia, con 90 mila morti premature all’anno sulle 487.600 del continente europeo, è ai vertici di questa triste classifica e per questo sotto procedura d’infrazione».
Si possono anche riportare tutte le incongruenze giuridiche evidenziate dal Prof. Paolo Maddalena, Vice Presidente Emerito Corte Costituzionale e
pubblicate sulla sua pagina Facebook:
1) Questo decreto è stato emesso in carenza di potere poiché trattasi di un provvedimento di straordinaria amministrazione, che non può essere adottato dopo lo
scioglimento delle camere che hanno conferito la delega;
2) Tale decreto, che considera le foreste sotto l’aspetto economico e non sotto l’aspetto ambientale, è contro la tutela costituzionale dell’ambiente e dell’ecosistema (art. 9 e 117 Cost.);
3) Contiene articoli volti alla distruzione del bosco, come quello che non considera tale il bosco recentemente ricostituitosi a seguito dell’abbandono dell’attività agricola (Art 12), oppure il rimboschimento realizzato nel recente passato, anche con fondi europei, (art. 5). Tali boschi dunque possono essere abbattuti;
4) Contiene norme di dettaglio che ledono la competenza delle regioni in materia di agricoltura e foreste”.