I cani hanno bisogno di potersi esprimere con libertà per comunicare nel modo migliore con noi e farci capire le loro esigenze. Scopriamo insieme 5 regole d’oro per lasciare il proprio cane libero di esprimersi.
1. Evitare il collare: limita i movimenti della testa, fondamentali per emettere i «segnali di calma».
Spesso due cani al guinzaglio finiscono con l’azzuffarsi proprio perché sono bloccati nella loro espressione motoria. Meglio la pettorina, invece, che non vincola i movimenti del loro muso ed evita anche di «strozzare» il cane quando «tira».
2. No ai guinzagli corti: quello ideale è lungo tre metri (ma deve essere ripiegabile ad un metro e mezzo per stare nei limiti di legge).
I cosiddetti «flexi» tengono il cane in continua tensione, quindi meglio un guinzaglio lungo lasciato morbido, per lasciare il cane libero di esprimere le proprie esigenze (quando possibile) senza essere continuamente limitato.
3. Non tiriamolo! Quando un cane comincia a odorare ostinatamente un punto apparentemente insignificante sta traendo informazioni attraverso la decodifica dei feromoni.
Tirarlo via significa interrompere un’attività per lui molto importante.
4. Evitare la monotonia: il cane ha una serie di bisogni da soddisfare, per lui è importante la relazione (con l’essere umano e con altri cani), il gioco, l’esplorazione, lo sviluppo di funzioni cognitive, l’affetto, il riconoscimento delle proprie attitudini.
Cerchiamo di colmare tutti questi bisogni variando le attività, senza soffermarci troppo solo su quelle a noi più gradite.
5. Solo in giardino è una sofferenza: contrariamente a quanto si pensa, un cane preferisce stare in casa sotto la scrivania del suo «umano» piuttosto che da solo in giardino, magari tutto il giorno.
Essendo esseri relazionali, la loro prima esigenza è stare con gli altri membri della famiglia (o del branco). Questo non significa che non abbiano bisogno di uscire o di esplorare il mondo (il mondo appunto, e non solo il loro giardino). Ma è importante ricordare che al primo posto per un cane c’è il gruppo.
LETTURE UTILI
L’approccio sistemico nella relazione col cane.
Questo libro ci accompagna sulla via dell’approccio sistemico per comprendere più a fondo la relazione tra noi e il nostro cane. Quando sorge un problema o si manifesta un disequilibrio nel rapporto con il cane la mentalità comune si concentra sul particolare, cercando di risolvere l’anomalia.
Gli autori, partendo dalla propria esperienza professionale, dimostrano come sia invece necessario uno sguardo più articolato: i malesseri o i comportamenti disfunzionali che manifestano i nostri amici a quattro zampe fanno infatti emergere paure, tensioni, questioni irrisolte che riguardano anche la vita passata o presente della persona o delle persone con cui convivono.
L’approccio sistemico ci rende capaci di osservare la relazione con il cane nel contesto della pluralità di sistemi che costituiscono la nostra quotidianità, a partire dalla famiglia e dal territorio in cui viviamo. È in questa complessità che possiamo comprendere davvero i comportamenti dei nostri cani e i rapporti che intessiamo con loro, come raccontano le preziose testimonianze raccolte in queste pagine.