Federbio scrive al Capo dello Stato chiedendo che intervenga come garante delle istituzioni dopo l’ennesimo attacco «strumentale» al biologico della senatrice a vita Cattaneo, «prima che le circostanze inducano a rivolgersi alla Magistratura per tutelare l’immagine e l’operato di oltre 72.000 aziende del settore», dice la federazione del biologico.
«Dopo l’ennesimo intervento pubblico della Senatrice a vita Cattaneo, che per difendere e promuovere il glifosato e gli OGM crede necessario attaccare l’agricoltura biologica definendola una “operazione di marketing”, FederBio ha ritenuto opportuno segnalare la situazione al Presidente della Repubblica Mattarella, quale supremo garante delle Istituzioni, prima che le circostanze inducano a rivolgersi alla Magistratura per tutelare l’immagine e l’operato di oltre 72.000 aziende del settore. Fra queste vi è anche la tenuta presidenziale di Castel Porziano, regolarmente certificata secondo le norme europee e nazionali vigenti»: è l’annuncio di Federbio.
«Non sono in discussione la libertà di pensiero di alcuno e nemmeno l’evidente propensione della Senatrice a vita Elena Cattaneo per un’agricoltura basata sugli OGM e il glifosato, ma il fatto che un’alta rappresentante delle Istituzioni favorisca una costante opera di delegittimazione di uno dei pilastri della politica europea della qualità e della sostenibilità in agricoltura, uno degli elementi avanzati di innovazione tecnica, scientifica, economica e sociale nel quale proprio l’Italia eccelle a livello europeo e mondiale, che offre al Paese opportunità di occupazione e sviluppo economico» sottolinea il presidente di Federbio Paolo Carnemolla.
Terra Nuova ha dedicato il numero di febbraio 2018 del mensile al biologico con un dossier dal titolo
Ecco il testo della lettera (scaricabile anche in fondo all’articolo in formato pdf)