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Il premio Nobel Montagnier sui vaccini: «L’obbligo è un errore politico e medico»

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Il premio Nobel Luc Montagnier è intervenuto sui vaccini al convegno nazionale dell’Ordine dei Biologi che si è tenuto a Roma e ha detto: «L’obbligo è un errore politico e medico». «Il principio di precauzione andrebbe adottato quando si parla di problemi di salute. Il mio suggerimento è non fare vaccini senza prima effettuare controlli del caso».
«Oggi in alcuni Paesi sono obbligatori diversi vaccini entro i due anni di età. Questo è un errore medico e politico». A parlare al convegno dell’Ordine dei Biologi che si è tenuto a Roma (non senza polemiche e critiche per gli ospiti chiamati a parlare dal palco) è stato il premio Nobel Luc Montagnier, che ha confermato così le sue posizioni critiche.
Il convegno è stato organizzato in occasione del cinquantenario dell’ordine. Le parole di Montagnier sono state accolte con un applauso scrosciante e standing ovation dai presenti. “Non sono contro le vaccinazioni, sono un buon modo per prevenire le malattie, ma i tempi sono cambiati”, ha esordito nella sua lectio magistralis.


“Il mondo è molto diverso da qualche tempo fa. C’è maggiore inquinamento chimico ed elettromagnetico e aumenta la frequenza di malattie neurodegenerative, artritiche, cancro, autismo”. Per questo “dobbiamo essere cauti quando proviamo nuovi tipi di vaccini soprattutto quelli obbligatori. E la scienza deve includere tutti i fatti, anche quelli non in linea con teorie precedenti. Se parla solo degli aspetti positivi delle vaccinazioni, eludendo il resto, creiamo una pseudo scienza”. Citando diversi esempi Montagnier ha rubadito che “il principio di precauzione andrebbe adottato quando si parla di problemi di salute. Il mio suggerimento è non fare vaccini senza prima effettuare controlli del caso”.

Durante il convegno pare anche che si sia creata una situazione problematica dovuta all’intervento di un giornalista di Piazza Pulita (La7), Andrea Casadio, che è stato denunciato dal Codacons all’Ordine dei giornalisti del Lazio per «gravi scorrettezze», come spiega l’associazione dei consumatori.
«Sostenendo le tesi delle aziende che producono farmaci – spiega il Codacons – Casadio si è introdotto al convegno facendo domande provocatorie ai tanti esperti presenti all’incontro, volte a far nascere il dubbio che il convegno fosse finalizzato a dimostrare il nesso tra vaccini e autismo, cosa assolutamente non corrispondente al vero. Un comportamento inaccettabile e contrario alla deontologia professionale, che solleva il sospetto che dietro a tale operazione di screditamento di eminenti scienziati, tra cui il premio Nobel Luc Montagnier preso particolarmente di mira dal giornalista di La7, ci sia un preciso mandante: la lobby dei farmaci. Casadio infatti ha fatto irruzione al convegno convinto che tutti i presenti sostenessero il rapporto tra i vaccini e autismo, ma così facendo è venuto meno ai doveri del giornalista, che sono quelli di raccontare la realtà e riportare la cronaca di un evento – prosegue l’associazione – Ancor più grave il suo comportamento se si considera che il convegno non era assolutamente contro i vaccini, e l’attività illecita posta in essere da Casadio ha alimentato confusione su un tema delicatissimo che attiene la salute dei cittadini. Per tale motivo il Codacons, riservandosi azioni legali contro La7, ha deciso di denunciare Andrea Casadio all’Ordine dei giornalisti del Lazio chiedendone la radiazione dall’albo, e chiede alla rete televisiva di trasmettere integralmente l’intervista realizzata dalla troupe di La7 al presidente dell’associazione Carlo Rienzi e al vicepresidente dell’Ordine dei biologi, intervista che sarà pubblicata sul sito dell’associazione».

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