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Prendiamoci il tempo

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Il tempo sembra farsi beffa di noi, ma siamo noi a non dargli il giusto peso…
Con la sua vaga identità stagionale, febbraio, mese decisamente invernale ma anche preludio della primavera imminente, costituisce un buon momento per una riflessione sul tempo. Non mi riferisco al tempo meteorologico, ma a quello esistenziale.
Gennaio è troppo impregnato dei luoghi comuni e delle banalità legate all’esaurirsi del vecchio e allo sbocciare del nuovo anno. Sconta un involontario conflitto d’interesse, intriso com’è dell’aspettativa dell’inizio, della speranza del cominciare, del desiderio di mettere un punto e andare a capo: un nuovo anno davanti, 365 nuove caselle da riempire, ognuna con 24 ore della nostra esistenza.
All’inizio dell’anno sembra tutto possibile: una dieta più salutare, un amore più travolgente, un lavoro più gratificante, un viaggio più sorprendente, una casa più accogliente e così via di desiderio in desiderio. Un entusiasmo a rinnovarsi che si spegne insieme ai falò della Befana. Si torna a lavoro, a scuola e tutto sembra dimenticato.
Per questo preferisco febbraio per le mie riflessioni. È come darsi una seconda chance.
Il tempo sembra farsi beffa di noi, ma è evidente che siamo noi a non dare il giusto peso al tempo, a consumare i nostri giorni nella trappola degli automatismi del quotidiano e dell’insidiosa schiavitù delle abitudini. Il tempo è tiranno, si usa dire, ma i veri tiranni siamo noi. Insieme vittime e carnefici delle nostre non-scelte, almeno finché non diventiamo consapevoli che il cambiamento è nelle nostre mani.
Il gioco dei rimandi è il più crudele dei giochi e le armi di distrazione di massa sono le più affilate e seducenti. La buona notizia è che il tempo si può volgere a nostro favore. Come?
Semplicemente prendendosi il tempo di. Il tempo di stare con noi stessi. Il tempo di buone letture. Il tempo di nutrire buone relazioni.
«Prendi il tempo per sognare: è la via che porta alle stelle» ricorda una vecchia ballata irlandese. «Prenditi il tempo per amare ed essere amato. Prenditi il tempo per vivere» recita una delle più accorate poesie di Pablo Neruda.
Prendiamoci il tempo per prendere in mano la nostra vita e camminare nella direzione dei nostri sogni, nella direzione del cambiamento.
È un impegno con noi stessi e anche con l’intero Pianeta. Le nostre case, le nostre città, la Terra hanno bisogno di uomini e di donne consapevoli, di esseri contagiati dalla tranquilla passione della felicità.

Editoriale tratto dal mensile Terra Nuova Febbraio 2018

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