Geotermia all’Amiata: indagata l’Enel
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1- gli studi dell’ autorevole prof. Riccardo Basosi dell’Università di Siena sulla illegalità degli inquinanti emessi dalle centrali di Santa Fiora. Il prof. Basosi e il dott. Bravi concludono “Riteniamo quindi anomalo che il nuovo impianto realizzato a Bagnore da 40 MW, inaugurato a fine 2014, non rispetti i limiti previsti dalla stessa Regione nella DGRT 344, dato che la tecnologia utilizzata (flash + abbattitore) non è quanto di più tecnologicamente avanzato disponibile oggi dal punto di vista ambientale, ma probabilmente solo la scelta più conveniente dal punto di vista economico-finanziario”.
2- gli studi del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Firenze sulle diverse tecnologie alternative applicabili alle centrali di Bagnore, che conclude: “I risultati dimostrano che è possibile ottenere sostanziali benefici dal punto di vista della sostenibilità dei sistemi geotermici applicando diverse soluzioni tecnologiche; tuttavia, questo è inevitabilmente ottenuto al prezzo della prestazione termodinamica cioè, una riduzione della potenza dal 10% al 20% che dovrebbe essere accettata”.
A questi abbiamo aggiunto una lettera con cui l’Enel ammetteva che con gli impianti progettati in Amiata non stava nei nuovi limiti di legge e chiedeva alla Regione Toscana di modificarli (pensando evidentemente che la sua nota rimanesse riservata, scarica il pdf). Tuttavia la Regione non ha potuto assecondare le richieste di ENEL», perché le sole emissioni di Ammoniaca sono il 43% di tutte le emissioni regionali e sarebbero intervenute le Autorità Europee. Infatti in Amiata la quantità di Ammoniaca emessa è nell’ordine di diverse migliaia di tonnellate all’anno, quando la stessa UE nel Report CAFE, afferma che tali emissioni contribuiscono in maniera significativa alla formazione di particolato di origine secondaria (PM10 e PM2,5), il cui costo sanitario medio è di euro 20,5 al Kg di Ammoniaca emessa, il che significa che per il solo 2010 il costo per le emissioni in Amiata è stimato in oltre 90 milioni di euro.
Per valutare il valore etico e morale delle scelte dei Sindaci dell’Amiata, di seguito si riporta l’andamento, per il comune di Arcidosso, il più esposto ai vapori in uscita dalle centrali di Bagnore, i dati sanitari oggi scaricabili dal sito dell’Agenzia Regionale di Sanità, che denunciano un eccesso di mortalità per tumori nei maschi di circa il + 30%, rispetto ai dati regionali».