Un’ottima preparazione per gustare i funghi secondo una ricetta tradizionale toscana. Ecco i funghi alla nepitella. E in aggiunta anche la variante estiva a base di zucchine.
Un’ottima preparazione per gustare i funghi secondo una ricetta tradizionale toscana. Ecco i funghi alla nepitella. E in aggiunta anche la variante estiva a base di zucchine.
Ingredienti
300-400 g di funghi porcini freschi
nepitella (Calamintha nepeta)
aglio
olio extravergine di oliva
sale
Procedimento
■ Pulite i funghi con l’aiuto di una spazzola di saggina per eliminare il terriccio e con uno strofinaccio inumidito per privare il fungo delle sue impurità.
■ A parte in un tegame fate imbiondire l’aglio nell’olio extravergine di oliva. Mettete a stufare i funghi a fettine con un pizzico di sale e qualche rametto di nepitella.
VARIANTE
Zucchine alla nepitella
Mondare, lavare e tagliare a rondelle le zucchine. Saltarle in padella con l’aglio e la nepitella. Salare e pepare.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il sale aggiunto a inizio cottura consente di mantenere il fungo ben turgido se cotto velocemente in padella senza acqua e coperchio. Anche la scelta di pulirli con lo straccetto evita che il fungo si impregni d’acqua durante lo sciacquo.
La cucina toscana è solitamente associata a piatti ricchi di carne, dagli arrosti alla trippa e alla famosa, ma di recente invenzione, bistecca alla fiorentina. Nella tradizione culinaria di questa regione abbondano invece verdure, cereali e legumi, cucinati con fantasia e con risultati sorprendentemente buoni per ogni palato.
Si tratta di preparazioni ottenute con prodotti radicati nella storia del territorio e conosciuti ben oltre i confini regionali come vere e proprie eccellenze.
Tra i tanti, citiamo l’olio extravergine di oliva, le diverse tipologie di fagioli, il carciofo violetto, il cavolo nero, almeno sei tipi di pomodori, la cipolla di Certaldo e lo zafferano di San Gimignano. Senza dimenticare i vini rossi e bianchi, che negli ultimi anni possono contare sulla qualità offerta da tanti piccoli produttori biologici e biodinamici.
Il libro cerca di intromettersi in questo mondo, presentando un ampio ventaglio di piatti e ingredienti rappresentativi delle diverse aree produttive, dalla Toscana collinare fino a quella litoranea, dal capoluogo alle città più piccole, dalla Maremma alla Versilia, dal Casentino alla Garfagnana, per ricercare ricette prelibate e fedeli ai prontuari della tradizione, alcune lievemente modificate, come principio etico, nell’ottica di non violenza e rispetto verso gli animali.