Giovani: volete davvero cambiare il mondo?
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“Un training per imparare a scrivere progetti per coinvolgere i giovani nel mondo degli ecovillaggi” racconta Gaia “ha avuto un significato ancora più profondo nel contesto di Sieben Linden, una comunità strutturata, all’avanguardia e abitata da tanti giovani. Con naturalezza, si è creato un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno scelto di condividere l’impegno di creare progetti per sostenere gli ecovillaggi e i giovani europei. Durante le giornate del seminario sono stati scritti progetti che vedono il coinvolgimento di spagnoli, francesi, sloveni, croati, serbi, ungheresi, italiani e con grande probabilità si estenderanno coinvolgendo altri paesi. Il tema principale dei progetti è la sostenibilità negli ecovillaggi e l’accrescimento personale delle competenze attraverso la scoperta e la condivisione di “buone pratiche” attuate nelle comunità ecologiche”.
La partecipazione alle occasioni di formazione che Rive ha offerto ai giovani nel 2017, stanno permettendo a Gaia di svolgere un anno di servizio volontario europeo presso l’ ecovillaggio Arterra, in Spagna, nell’ufficio di segreteria del GEN, la rete degli ecovillaggi europei, con mansioni di supporto logistico e amministrativo. Nel frattempo, Gaia collabora con i suoi “compagni di viaggio” italiani, che hanno dato vita a metà dicembre al “Gruppo creativo RIVE”: coordinato da Nicoletta Benfatti, ex segretaria Rive e membro del team internazionale, il gruppo riunisce i giovani soci Rive che hanno partecipato agli scambi giovanili nel corso del 2017. L’obiettivo è far creare ai giovani progetti per i giovani, affinchè altri, come loro, possano vivere esperienze formative, magiche e stimolanti, utili al proprio futuro e alle proprie scelte di vita personali. Non solo: la speranza è che la formazione e l’esperienza acquisita sia restituita a cascata in tutta Italia, che sia trasmessa anche a chi ha difficoltà con la lingua inglese e che sempre più giovani prendano atto che un futuro diverso è possibile ed è già qui.
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Sono sempre più numerosi giovani e meno giovani che decidono di andare a vivere in un cohousing o in un ecovillaggio, una scelta dettata non solo da motivi economici (vivere insieme costa decisamente meno), ma anche dal crescente bisogno di uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà. Il panorama delle esperienze comunitarie, in Italia e all’estero, è assai ricco e variegato. Sempre più spesso si riconosce il valore sociale oltre che ambientale del vivere insieme, tanto che anche in Italia sono in crescita le amministrazioni locali che promuovono bandi per l’assegnazione di terreni o edifici destinati al cosiddetto housing sociale; è successo in Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna e altrove. L’autrice racconta la storia e soprattutto il presente di ecovillaggi e cohousing già attivi in Italia, dei numerosi progetti in via di realizzazione e aperti a nuove adesioni, e delle esperienze internazionali più significative. Quella che emerge è una mappa completa e variegata, utile per chi vuole approfondire una tematica ancora poco conosciuta oppure per chi ha già avviato una riflessione e un percorso, e che nel libro può trovare suggestioni, stimoli e contatti per proseguire il proprio cammino.