I lavori da fare nell’orto e in giardino a dicembre.
Tempo di consuntivi
L’andamento climatico dell’ultimo anno ha reso evidente che il clima è sempre più influenzato dal riscaldamento globale. Lunghi periodi siccitosi e molto caldi sono intervallati da episodi di maltempo tempestosi. Purtroppo, le stagioni di una volta non ci sono veramente più e le attività di coltivazione risentono immediatamente di questi mutamenti.
Le piante devono sopportare prolungati periodi di siccità e lo stress causato dalle alte temperature, con conseguenti elevati consumi idrici e interferenze nel metabolismo dei vegetali. Inoltre le piante sono soggette a eventi estremi, come vento, grandine e gelate fuori stagione (così rilevanti che uno dei più importanti consorzi di produttori di mele italiani le cita nella sua pubblicità), e alla maggiore aggressività delle
popolazioni di alcuni insetti.
Sistemi di coltivazione resilienti
Poiché in questo periodo il coltivatore è sollevato dalle incombenze relative alla cura delle piante e ha dunque più tempo a disposizione, dicembre è il mese giusto per pensare agli accorgimenti e agli adattamenti necessari ad affrontare i cambiamenti climatici, rendendo resilienti, cioè in grado di adattarsi al mutare delle condizioni climatiche, i sistemi di coltivazione.
Per affrontare le carenze idriche collegate ai periodi di siccità è bene pensare al recupero dell’acqua piovana. Parallelamente, è utile prevedere l’introduzione dell’irrigazione a goccia. In questo caso, è preferibile usare ali gocciolanti autocompensanti; per risparmiare l’energia necessaria al funzionamento di una piccola pompa che garantisca la giusta pressione all’impianto, invece, è possibile adottare sistemi di microirrigazione a bassa pressione.
La capacità del suolo di trattenere acqua può essere migliorata aumentando l’humus nel terreno con un apporto adeguato di compost di qualità (2-3 kg/m2) o di letame (4-5 kg/m2).
Per diminuire l’evaporazione superficiale è utile l’impiego della pacciamatura, preferibilmente organica, che tra le altre cose riduce il compattamento del terreno causato dalla pioggia battente. Da evitare invece quella in plastica, solitamente nera, perché aumenta ulteriormente la temperatura del terreno.
Al riparo dal caldo
È opportuno poi prevedere la copertura delle colture per proteggerle dal forte caldo, come si fa spesso in estate con le piantine appena trapiantate. La soluzione più semplice è quella di provvedere a una struttura in grado di sorreggere una rete ombreggiante che svolga anche la funzione di protezione dalla grandine. Le reti sono funzionali anche alla protezione dagli insetti, in particolare quelli che si nutrono direttamente dei frutti e che compiono molte generazioni durante l’anno, generazioni che tendono ad aumentare con andamenti stagionali caldi.
Infine, contro il vento, si possono usare delle arelle posizionate sul confine del campo da cui proviene il vento dominante o, volendo scegliere una soluzione definitiva, creando nella stessa posizione una siepe viva con funzione frangivento.
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