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Tovaglie e presine fai da te

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Con il fai da te possiamo realizzare bellissime tovagliette americane e deliziose presine, riciclando vecchie tovaglie che non usiamo più. Vediamo come fare.
Se avete una tovaglia macchiata, bruciata, bucata o comunque rovinata, non buttatela. Se gli scampoli di stoffa che riuscite a ricavarne sono sufficientemente ampi, potete utilizzarli per tovagliette all’americana con tovaglioli abbinati (è anche una simpatica idea
regalo) oppure per delle presine.
Per quanto riguarda le tovagliette all’americana, si può acquistare l’imbottitura in merceria o, volendo, realizzarla con materiali di recupero sovrapponendo vari strati di stoffa avanzata fino a ottenere lo spessore desiderato. Per gli orli, è possibile acquistare la fettuccia in merceria oppure riciclare dei nastri di raso o altro materiale da piegare a metà e cucire lungo il bordo esterno. Se avete tempo e fantasia, poi, potete ulteriormente decorare le vostre tovagliette con inserti realizzati con la tecnica del patchwork o, se siete bravi nel ricamo o in un’altra tecnica, decorarle altrimenti.
Quanto alle presine, procuratevi un quadrato di gommapiuma di ½ cm di spessore circa (certe volte se ne trovano anche negli imballaggi o nelle imbottiture) delle dimensioni che preferite. Tagliate un rettangolo di stoffa grande il doppio rispetto alla gommapiuma, considerando un paio di millimetri di stoffa in più per ogni lato; avvolgeteci il quadrato di gommapiuma e fissatelo con un punto o due di imbastitura al centro. A questo punto dovete realizzare i bordini, o con della fettuccia già pronta oppure, nell’ottica del risparmio e del riciclo, con la stessa stoffa della tovaglia o un’altra stoffa abbinabile: per esempio una stoffa a tinta unita di un colore presente nella fantasia dell’altro tessuto. Usando la fettuccia è tutto molto più semplice perché è fatta apposta per gli orli e quindi basta piegarla a metà, inserire all’interno il bordo della presina e imbastirla.
Se, invece, si decide di riciclare uno scampolo di stoffa, bisogna tagliarne una striscia lunga come tutto il perimetro della presina, più 12 cm per l’occhiello (utile per appendere la presina a un gancio o alla maniglia del forno) e larga 4 cm. Poi si piega a metà nel senso della lunghezza e si ripiegano i bordi verso l’interno, imbastendoli entrambi.
A questo punto, si inserisce il bordo della presina, come spiegato prima per la fettuccia, e si cuce il tutto. Con i 12 cm di stoffa che avanzano si crea l’occhiello, facendo una cucitura per fermare i bordi in modo che non si sfilaccino, ripiegando in sotto ½ cm all’estremità e fissandolo con una cucitura alla presina.
Se la stoffa, invece, è proprio da buttare (o non è abbastanza carina o colorata per farne presine e simili), come ultima risorsa si può sempre tagliare e usare per spolverare e pulire casa.

Articolo tratto dal libro Io lo faccio da me

Io lo faccio da me è un inno all’autoproduzione, un’enciclopedia della decrescita che con allegria e un po’ di astuizia offre numerosi suggerimenti per il riciclo di materiali che altrimenti andrebbero buttati, e che grazie all’autoproduzione e alla fantasia vengono trasformati e acquistano nuova vita: zainetti per bimbi confezionati da vecchi ombrelli o da blue jeans rotti, aceto per pulire al posto di detersivi inquinanti,  recupero di imballaggi per decorare la tavola o costruire strumenti musicali per i bambini.
Ma anche consigli per orto e giardino o per autocostruire e restaurare mobili.  Un manuale di autoproduzione, un testo per “fare a meno di…” supermercati, cibo industriale, della raccolta differenziata, della tv.
Divertenti disegni rendono ancora più semplici le istruzioni per il fai dai te di prodotti che l’autrice, Giovanna Olivieri, ha rigorosamente sperimentato in prima persona.

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