Il portasciugamani «marinaro»
homepage h2
Realizzare da soli quanto necessario per arredare il bagno? Possiamo cominciare realizzando un portasciugamani in stile “marinaro”. Servono solo canne di bambù, corde di canapa e voglia di fare!
Per la realizzazione di questo originale portasciugamani servono delle canne di bambù (chi le ha in giardino talvolta le taglia e le butta perché diventano infestanti, provate a chiedere ad amici e vicini) e delle corde di canapa (reperibili in ferramenta o nei negozi di prodotti per la nautica).
Tutto quello che dovete fare è individuare il punto del vostro bagno in cui è possibile appendere questo portasciugamani e, in base allo spazio a disposizione, deciderne la larghezza.
A questo punto, tagliate a misura le vostre canne usando preferibilmente un seghetto o una cesoia da giardino molto affilata, quindi con il trapano praticate alle due estremità un foro di diametro leggermente superiore a quello della corda. Tagliate in due la corda, in modo da ottenere due segmenti uguali; dovete calcolare l’altezza del portasciugamani e aggiungere un po’ di lunghezza per i nodi, considerando che prima e dopo ogni canna va fatto un nodo.
Un consiglio per infilare più facilmente la corda nei fori delle canne (o di qualunque altra cosa): avvolgetene l’estremità con del nastro isolante.
Bene, ora incominciate a infilare il primo segmento di corda in uno dei due fori della prima canna, facendo un nodo subito sotto e uno subito sopra il buco. Lasciate un po’ di corda e fate un altro nodo, quindi infilatela nel foro della canna successiva e proseguite così per metà del numero totale di canne; a questo punto, lasciate un lembo di corda più lungo che verrà poi agganciato al soffitto (piegate la corda in due, in modo da misurare bene la distanza dal soffitto del portasciugamani, perché se mettete le ultime canne troppo in alto, poi sarà difficile raggiungerle per sistemarci o recuperare gli asciugamani).
Ricominciate facendo un nodo e infilando la corda nella canna successiva e proseguite così fino a esaurimento delle canne.
Ora prendete il secondo segmento di corda e ripetete la stessa operazione con i fori sull’estremità opposta delle canne.
Quando avete terminato, per rifinire in basso le estremità delle corde, potete sciogliere i fili di canapa subito sotto l’ultimo nodo, ottenendo un effetto nappa, oppure lasciare un lembo di corda intatta e scioglierla più in basso (in questo caso, dovete fermarla con del nastro adesivo trasparente oppure annodarla molto stretta con un filo della corda stessa).
L’ultima cosa da fare è fissare al soffitto due ganci a pressione ad anello aperto dello stesso diametro della corda e infilarci il segmento superiore della corda piegato a metà, poi sfalsare un po’ le canne in altezza e incominciare a sistemarci i vostri asciugamani.
–
Il libro che avete tra le mani è una vera e propria mini enciclopedia del recupero e del riuso. Prodotti per la pulizia, alimenti, mobilia, regali e giocattoli per i bambini possono essere autoprodotti nel segno del risparmio economico e delle risorse ambientali. L’autrice ha rigorosamente sperimentato tutti i suggerimenti che offre. Così scopriamo che aceto e bicarbonato sono sufficienti per mantenere una casa pulita e sana, non contaminata da prodotti per la pulizia costosi e spesso nocivi per la salute. Entusiasmo e pazienza sono invece gli ingredienti per coltivare ortaggi e frutta, rigorosamente biologici, e anche un piccolo pollaio per uso familiare.
Con un po’ di creatività la carta viene trasformata in decorazioni e regali originali, e gli indumenti smessi diventano zaini resistenti e marionette per i più piccini. Non mancano i suggerimenti per lavori più impegnativi: il legname usato viene convertito in una credenza, un appendiabiti o una scarpiera, e anche tinteggiare e piastrellare sembreranno operazioni alla portata di tutti. I bambini sono invece i protagonisti del capitolo finale: insieme a loro cucineremo, disegneremo e inventeremo giocattoli con materiali di recupero. Una guida pratica che non solo insegna l’arte del fare, ma anche a riscoprire il piacere della cura di sé e dell’ambiente, e del tempo passato a creare insieme ai più piccolini.
