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Sono incinta, posso usare gli smalti?

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Gli smalti possono contenere sostanze nocive che entrando in contatto con la pelle possono penetrare nell’organismo. Pur essendoci pareri discordanti, il buon senso suggerisce di limitarne l’uso in gravidanza. Scopriamo perché.
Ad oggi le opinioni mediche sull’utilizzo degli smalti in gravidanza non sono concordi. C’è chi sostiene che siano sicuri, perché l’unghia rappresenta una barriera che non può essere attraversata, chi invece sconsiglia di utilizzarli durante tutta la gravidanza. Anche in questo caso, il buon senso suggerisce di non applicare lo smalto durante i primi tre mesi di gravidanza, i più importanti e delicati durante i quali gli organi iniziano a formarsi. Infatti, molte delle sostanze chimiche presenti, se inalate, possono essere dannose per il feto.
Senza contare che, durante l’applicazione, capita molto spesso che lo smalto sbavi o coli toccando direttamente la pelle, con un rischio reale di assorbimento.
Durante il resto della gravidanza e l’allattamento è consigliato, invece, un utilizzo occasionale; lo smalto va inoltre applicato sempre sull’unghia sana, tenendo presente che in realtà valutare il benessere dell’unghia a occhio non è sempre facile. Se quest’ultima appare fragile, dal colorito spento, sfaldata o in qualche altro modo alterata, è meglio evitare del tutto l’applicazione.
E le bambine? Per tutte le mamme di bambine vanitose, invece, si sconsiglia vivamente l’applicazione, anche occasionale, dello smalto sulle unghie (piedini compresi).
Gli smalti, infatti, sono prodotti cosmetici formulati per gli adulti e, insieme a un maggiore rischio dovuto all’esposizione agli ingredienti contenuti, si aggiunge la probabilità che gli stessi possano essere ingeriti, poiché i bambini spesso tendono ad avere le mani in bocca.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Ottobre 2017

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