“Il seme di Alessia”, il gruppo facebook dove le persone raccontano i loro piccoli gesti di solidarietà ha raggiunto in poche settimane più di 3.600 persone. E’ stato creato da Alessandro Barcella, giornalista e fotografo che ha perso prematuramente la moglie Alessia e che in suo nome vuole rendere il mondo un posto migliore.
Un semplice gesto di generosità e solidarietà può rendere questo mondo un posto più accogliente. L’invito di Alessandro Barcella, che ha creato il gruppo in seguito alla perdita della moglie Alessia Petitti dopo una tenace lotta contro il cancro, è semplice: seminare gesti di amore verso amici, parenti ma soprattutto sconosciuti diffondendo altruismo per dare ancora seguito e voce alla vita di questa giovane donna che non mancava mai di regalare un sorriso e aiutare chi aveva bisogno.
“Se siamo qui è perchè vogliamo coltivare quel seme che Alessia ha donato con il suo dolore. Se siamo qui è perchè siamo stanchi di lamentarci che il mondo è diventato un posto brutto, e vogliamo provare a fare la nostra parte. Se siamo qui è perchè abbiamo capito che donare Amore è la strada verso l’eternità dei nostri cari. Fatelo in nome di Alessia o magari per chi avete lasciato indietro, ma seminate il dolore e trasformatelo in Amore. Come? Smettendo di voltarsi dall’altra parte dinanzi ad un senzatetto buttato sul marciapiedi. Sedendosi accanto ad un vecchietto, magari un vedovo come me, e donando dieci minuti del nostro tempo per ascoltare i suoi racconti. Facendo un sorriso e dando una pacca sulla spalla ad un migrante che si nasconde agli occhi del mondo, magari guardando insieme a lui la foto di suo figlio e di sua moglie che sicuramente tirerà fuori dalla tasca. Andando a trovare un malato in quelle corsie in cui si combatte la battaglia della Vita. La strada è piena di persone che hanno rinunciato a lottare, prendiamoli per mano e facciamogli scoprire che esistono ancora amici”. Scrive Alessandro sulla pagina del gruppo dove amici, sostenitori ma anche perfetti sconosciuti dedicano i propri gesti di solidarietà a questa donna che ha saputo dare tanto e che oggi continua a rivivere attraverso i tanti semi d’amore sparsi qua e là da chi ha raccolto l’invito.
Smettere di lamentarsi che le cose non vanno e iniziare a cambiarle in prima persona per sé e per gli altri. In questo diario c’è chi scrive le proprie esperienze di vita, chi manda un saluto ad Alessia, chi racconta i propri incontri con persone bisognose e i propri gesti. Chiunque passi virtualmente da qui, sente un bel po’ di calore. Le storie sono tante e i semi distribuiti sono sempre più numerosi. Simbolicamente vengono donati alle persone che ricevono aiuto spiegando loro che sono i semi di Alessia, “Che era e sarà sempre un girasole” come scrive Alessandro. “Così facendo toglierete un sassolino nero dal mio sacco del dolore e renderete ALESSIA sempre più eterna. E insieme penseremo che questo mondo è un posto più bello da vivere. E se volete, postate pure su questa pagina immagini e video dell’amore che avete condiviso”.
E sono davvero in tanti ad averlo fatto e a continuare a farlo: c’è chi dona vestiti ai senzatetto, chi porta del cibo al banco alimentare, chi condivide poesie e libri a sua volta ricevuti da sconosciuti. Perché è questa la grande dimostrazione di solidarietà, donare un piccolo aiuto a chi non si conosce, abbattere il muro dell’indifferenza verso chi ha bisogno, regalare un sorriso a chi si incrocia per strada per caso, dare conforto e tendere la mano a chi chiede sostegno.
Il gruppo è aperto a tutti e sta cercando di avere un’evoluzione ancora più concreta: “Se ognuno di noi decidesse di dedicare 1 euro al mese per un aiuto concreto a chi vive nel disagio, potremmo contare su oltre 40mila euro in un anno e se si individuassero 4-5 progetti di solidarietà ogni anno questo potrebbe portare a svolte vere nella vita di chi li riceverebbe. Penso ad esempio a chi vive per strada”.
Intanto ciascuno può dedicare un suo gesto ad Alessia e seguire come si trasformerà questo progetto di solidarietà pura e semplice
iscrivendosi al gruppo IL SEME DI ALESSIA su facebook.