Contrastare i tumori con l’alimentazione sembra un tema per addetti ai lavori, ma non è così. Cerchiamo di capirne di più.
Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (WCRF) ha la funzione di valutare gli studi scientifici (poco comprensibili per la maggior parte di noi) relativi alla correlazione tra comparsa del cancro e stile di vita (fumo, allattamento, alimentazione, attività fisica ecc.) e di farne una sintesi facilmente accessibile, che possa essere compresa da tutti i cittadini. I ricercatori del WCRF hanno elaborato delle linee guida che per
quanto riguarda l’alimentazione sono chiare dove affermano che il sovrappeso e l’obesità aumentano l’incidenza di tutti i tipi di tumore.
Quindi, innanzitutto, è bene muoversi (andare a correre o fare esercizi in casa non costa nulla, solo la volontà!) e bandire dalla dieta tutti gli alimenti ad alta densità calorica: soprattutto bibite zuccherate (light
comprese) e i classici alimenti da fast food: patatine fritte, salse, cibi precotti, impanati eccetera.
Secondo la letteratura scientifica altri fattori che favoriscono molte categorie di tumori sono: il consumo di alcol e il fumo; le carni rosse soprattutto conservate (salame, prosciutto ecc.), il cui utilizzo viene vivamente sconsigliato, l’eccesso di sale, l’assunzione di cereali e legumi contaminati da muffe (che si creano in condizioni di cattiva conservazione, soprattutto in ambienti umidi).
Le stesse ricerche considerano il consumo quotidiano di cereali integrali e legumi e la dieta vegetariana, o prevalentemente vegetariana, abitudini che favoriscono la salute, la prevenzione di patologie tumorali e, insieme all’allattamento al seno prolungato (almeno un anno), l’obesità.
Elenchiamo di seguito le dieci linee guida nella traduzione italiana dell’Istituto superiore dei tumori di Milano:
1) Mantenersi snelli per tutta la vita.
2) Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni.
3) Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate.
4) Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, come i cereali non raffinati, i legumi, le verdure non amidacee (ad esempio le patate sono da escludere per l’elevato contenuto di amido) e la frutta.
5) Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate.
6) Limitare il consumo di bevande alcoliche.
7) Limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di cibi conservati sotto sale.
8) Evitare cibi contaminati da muffe.
9) Assicurare un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo.
10)Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi.
Nei limiti dei pochi studi disponibili sulla prevenzione delle recidive, queste raccomandazioni valgono anche per chi è già stato colpito da un tumore.
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