Raduno ecovillaggi: una grande tribù
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Al grande cerchio di apertura, giovedì 27 luglio, è stato dato il benvenuto ai partecipanti da parte dei copresidenti Riccardo Clemente e Andrea Stagliano, che hanno illustrato il tema di quest’anno, l’Acqua come risorsa vitale ma filosofica, e illustrato che cos’è e come è organizzata RIVE. Inoltre hanno introdotto gli accordi per viversi al meglio il raduno rispettando il luogo ospitante: la piccola comunità di Habitat.
l progetto Habitat nasce nel 2010 in un’uliveto nel Comune di Gambassi Terme dove tre giovani coppie hanno creato le condizioni per svolgere attività agricole e didattiche. E’ un luogo di sperimentazione ecologica e di scambi di volontariato internazionale.
Ieri è stato il giorno dedicato alle reti e all’acqua nell’accezione filosofica-simbolica. Tra le reti, era presente il GEN Europa, Ecolise, WWOOF italia, la Rete italiana cohousing, Italia che Cambia e Terra Nuova edizioni che ha introdotto il cerchio ricordando i 40 anni di attivismo del mensile Terra Nuova e delle reti che ha aiutato a formare e consolidarsi. Come la RIVE, di cui Mimmo Tringale direttore di Terra Nuova, ne è stato fondatore e presidente per circa 10 anni.
Nel pomeriggio, è stato il momento delle presentazioni dei progetti di ecovillaggio e delle attività dei soci RIVE. A conclusione della giornata, è stato dato il via ai Clan, i gruppi regionali di condivisione. E nel dopo cena, tre proposte: la proiezione del video “Abitare Sostenibile” realizzato dall’Università di Roma3, mantra e canti medicina e poco più in là, balli popolari. Ce n’è per tutti i gusti!
Musica e sorrisi hanno creato un filo sottile di continuità per tutta la giornata.
Grande novità di quest’anno sono i tre programmi paralleli dedicati ai giovani, ai bambini e alla creatività ed emozioni. Anno dopo anno il raduno sta mettendo in pratica e sviluppando nuove idee, sia a livello di programma che di accoglienza, coinvolgendo sempre più soci nella realizzazione. Un buon segnale che si spera possa fornire ai visitatori nuove “finestre” da cui guardare il mondo una volta tornati a casa. E sentirsi sempre più parte della tribù del cambiamento.
Se vuoi avere informazioni sul raduno vai al sito www.raduno.ecovillaggi.it
Sono sempre più numerosi giovani e meno giovani che decidono di andare a vivere in un cohousing o in un ecovillaggio, una scelta dettata non solo da motivi economici (vivere insieme costa decisamente meno), ma anche dal crescente bisogno di uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà. Il panorama delle esperienze comunitarie, in Italia e all’estero, è assai ricco e variegato. Sempre più spesso si riconosce il valore sociale oltre che ambientale del vivere insieme, tanto che anche in Italia sono in crescita le amministrazioni locali che promuovono bandi per l’assegnazione di terreni o edifici destinati al cosiddetto housing sociale; è successo in Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna e altrove. L’autrice racconta la storia e soprattutto il presente di ecovillaggi e cohousing già attivi in Italia, dei numerosi progetti in via di realizzazione e aperti a nuove adesioni, e delle esperienze internazionali più significative. Quella che emerge è una mappa completa e variegata, utile per chi vuole approfondire una tematica ancora poco conosciuta oppure per chi ha già avviato una riflessione e un percorso, e che nel libro può trovare suggestioni, stimoli e contatti per proseguire il proprio cammino.
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