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L’abbandono di animali è reato: diciamo basta!

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Le punte massime di animali abbandonati si registrano nel periodo estivo (25-30%), quando la partenza per le vacanze fa avvertire ai proprietari come un problema il fatto di avere un cane, un gatto o un altro animale di cui occuparsi. Ma è ora di dire basta.
Secondo la Lav, ogni anno in Italia sono abbandonati in media 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. L’abbandono è un reato punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro.
Anche se non è l’estate l’unico periodi per gli abbandoni: per esempio, oltre il 30% dei cani viene abbandonato subito dopo l’apertura della stagione venatoria perché non ritenuto bravo a cacciare!
Cosa puoi fare tu
Se assisti a un caso di abbandono fai sentire la tua voce e denuncia alle forze dell’ordine (Carabinieri/Polizia di Stato/Corpo Forestale/Polizie locali) i colpevoli.
Qualora non siano noti i colpevoli, raccogli tutti gli elementi necessari ad individuare i responsabili dell’abbandono (numero di targa, ecc.). Contribuirai a far applicare le sanzioni previste dalla legge e a fermare gli abbandoni.
Cosa fare se l’animale è ferito
Come spiega la Lav, occorre cercare di avvicinarlo con grande cautela e calma. In mancanza di un numero di pronto soccorso specifico e pubblico per animali feriti,  è necessario rivolgersi al Servizio Veterinario della ASL di competenza territoriale se l’animale non è di proprietà. I Servizi Veterinari delle ASL devono avere reperibilità anche notturna e festiva e sono obbligati a intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà.
Se si hanno difficoltà, il mancato intervento è denunciabile, perché si tratta di un pubblico servizio.
Il medico veterinario, anche libero professionista, ha il dovere di assistenza previsto dall’articolo 16 del Codice Deontologico della categoria: “Il Medico Veterinario ha l´obbligo, nei casi di urgenza ai quali è presente, di prestare le prime cure agli animali nella misura delle sue capacità e rapportate allo specifico contesto, eventualmente anche solo attivandosi per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza”.
Se l’animale vaga ma non è ferito…
E’ necessario avvicinarlo con estrema prudenza e calma per non spaventarlo, mai in maniera troppo diretta e rapida, e controllare se è provvisto di medaglietta e/o tatuaggio sulla coscia destra o nell’orecchio destro (potrebbe avere anche solo il microchip ma questo si può capire solo con un lettore in dotazione a Servizio Veterinario Azienda Usl e, talvolta, a veterinari liberi professionisti, Polizie locali).
In assenza di medaglietta recante un numero di telefono o di altra informazione per risalire al proprietario, è obbligatorio denunciarne il ritrovamento presso una forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario pubblico.
La denuncia certificherà peraltro la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono.
Il cane vagante sarà consegnato, unitamente al verbale della Pubblica Autorità, alla struttura di accoglienza competente per territorio, al canile municipale o al canile convenzionato con il Comune sul cui territorio è stato ritrovato il cane.
Ricorda che chi consegna il cane a una struttura pubblica non accompagnato da regolare denuncia ne diventa automaticamente il nuovo proprietario e sarà tenuto a pagare tutte le spese sanitarie e di mantenimento presso la struttura stessa!
Potrà essere la struttura, in assenza di posto o prendendo atto dell’esplicita volontà della persona che l’ha trovato, a predisporre un affidamento provvisorio in attesa delle indagini sul ritrovamento frutto di un abbandono o uno smarrimento.
Se il cane si trova su una sede stradale o nei pressi e può essere un pericolo per sé e per gli altri chiamate immediatamente, per evitare un possibile incidente automobilistico, la Polizia Stradale presso la Polizia di Stato (tel.113) o, per le strade urbane, la Polizia locale presso il centralino del Comune o della Provincia.
Se invece ti trovi di fronte ad un gatto, è necessario appurare con la massima attenzione che sia stato effettivamente smarrito o abbandonato e non sia membro di una colonia felina o semplicemente un girovago a passeggio.
Attenzione: a differenza del cane, il gatto non ha obbligo di iscrizione all’anagrafe e quindi non deve avere un contrassegno di riconoscimento. Solo i gatti che hanno il “Passaporto europeo per animali domestici” devono avere obbligatoriamente un microchip.
Indirizzi web e numeri utili

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