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Decreto vaccini: atteso l’ultimo round in Senato

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Decreto vaccini: il voto in Senato atteso per giovedì 20 luglio. Intanto sono stati approvati 32 emendamenti, presentati da maggioranza e opposizione, che modificano molte parti del provvedimento. Il testo sarà poi inviato alla Camera per ricevere il via libera definitivo. Il decreto scade il  6 agosto.
Approvati in aula in Senato finora 32 emendamenti al decreto vaccini Lorenzin. Le dichiarazioni di voto finale sono programmate per giovedì mattina 20 luglio, a partire dalle ore 9. Una volta approvato, il testo dovrà essere inviato alla Camera per ricevere il via libera definitivo. Il decreto scadrà il prossimo 6 agosto.
 
Duro lo scontro sui vaccini in formato monocomponente. Il presidente della Commissione Bilancio, Giorgio Tonini, ha espresso parere negativo all’emendamento a prima firma Paola Taverna (M5S). La misura, che proponeva l’introduzione di vaccini obbligatori in formulazione monocomponente, da produrre presso lo Stabilimento Chimico farmaceutico militare di Firenze, è stata bocciata per le mancate coperture economiche.
Parere favorevole è invece arrivato all’emendamento all’articolo 5 presentato dalla relatrice Patrizia Manassero (Pd) che dispone le procedure accentrate di acquisto dei vaccini obbligatori possano riguardare anche i vaccini in formulazione monocomponente.
Al contrario parere negativo dal Governo e dalla relatrice all’emendamento della Lega, ed al collegato subemendamento sempre del Carroccio, con il quale si proponeva di sostituire la parola “possono” con “devono”, riguardo l’acquisto di vaccini monocomponenti. L’obiettivo era quello di poter fornire, a chi ha già un’immunizzazione naturale per aver contratto una malattia, vaccini in formato monocomponente in modo da non dover esser vaccinato anche per la patologia già avuta.
Una misura su cui inizialmente la ministra della Salute Beatrice Lorenzin aveva espresso parere negativo perché ritenuta “inutile”. Da qui un duro scontro in Aula tra il Governo e i parlamentari della Lega che chiedevano a cosa servisse l’apertura della relatrice verso la possibilità di acquisto di quei vaccini in formato monocomponente se poi non se ne voleva garantire l’acquisto perché ritenuti inutili.
A questo punto, su richiesta di Lorenzin, il presidente del Senato Pietro Grasso ha accordato una pausa dei lavori per permettere al Governo di dare una risposta alle problematiche sollevate.
Alla ripresa dei lavori la relatrice Manassero ha annunciato di aver depositato un nuovo emendamento in cui si spiega che i soggetti immunizzati adempiono all’obbligo vaccinale previsto dal decreto, di norma con il ricorso a vaccini in formato monocomponente o combinato in cui sia assente l’antigene per cui sono già immunizzati. A questo fine viene disposto che le procedure centralizzate d’acquisto riguarderanno anche i vaccini in formulazione monocomponente.
Intanto nei giorni in cui si sono tenute le votazioni in Senato si sono susseguite manifestazioni di comitati, associazioni e genitori per chiedere la libertà di scelta in materia di vaccinazioni, manifestazioni alle quali continuano da mesi a partecipare decine di migliaia di persone in tutta Italia.

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