Come se in pochi mesi avessimo costruito 200.000 villette o avessimo costruito un’autostrada che collega Venezia e Mosca.
Nonostante la crisi economica che ne ha rallentato la velocità, il consumo di suolo continua ad interessare zone a pericolosità sismica, idraulica e da frana, le fasce costiere e persino le aree protette.Un fenomeno che ci costa dai 600 ai 900 milioni di euro all’anno.
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Ma possiamo fermare il consumo di suolo…
Il Senato deve varare entro questa legislatura la legge per il contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole già approvata dalla Camera nel maggio 2016. Un provvedimento i cui obiettivi sono azzerare il consumo di suolo entro il 2050 e incentivare da subito, anche fiscalmente, la rigenerazione urbana e l’edilizia di qualità.
Firmate QUI la petizione SALVAILSUOLO. Con il raggiungimento del quorum italiano nella Iniziativa dei Cittadini Europei “People4Soil”, possiamo fare pressioni affinché il Senato approvi subito questa legge.