Vai al contenuto della pagina

Decreto vaccini: le proposte di legge alternative

homepage h2

Mentre il decreto che introduce 12 vaccinazioni obbligatorie e sanzioni salatissime per chi non ottempera, oltre alla segnalazione al Tribunale dei minori, sta proseguendo l’iter per la conversione in legge, ci sono altri disegni di legge che sono stati presentati in Parlamento, due dei quali vanno in direzione opposta. E intanto da Gardaland smentiscono il ministro Lorenzin.
In Senato Giulia Grillo, Elena Fattori e Paola Taverna hanno presentao un loro ddl alternativo al decreto Lorenzin (scariabile in fondo all’articolo). Il messaggio, in sintesi, è che non esistono evidenze scientifiche sull’aumento delle coperture con l’introduzione dell’obbligatorità per altri 8 vaccini. E, di fronte ad una mancanza di epidemie è ingiustificato il ricorso ad un decreto legge. Per i Cinque Stelle bastano gli attuali 4 vaccini già obbligatori (antidifterite, antitetanica, antipoliomelite e antiepatite B) e non serve il reinserimento dell’obbligo vaccinale per iscriversi a scuola che era già stato camcellato nel 1999.
Il DDL chiede anche l’istituzione di un Fondo nazionale per la prevenzione vaccinale con dotazione di 100 milioni di euro annui per ciascun anno del triennio 2017-2019.
 
“Altri partiti hanno provato in ogni modo a strumentalizzare la battaglia di serietà che il M5S sta portando avanti sui vaccini. Rispetto all’approccio coercitivo alla vaccinazione scelta dal Governo, vorrei far presente che questa è una scelta di tipo politico e non scientifico – ha precisato Grillo -. Di fatto il M5S ha scelto un approccio di raccomandazione proprio basandosi su ricerche ed evidenze scientifiche che ci dicono che questo è l’approccio migliore. Ritengo che la politica debba fare politica e che la scienza debba fare la scienza senza interferire nei rispettivi campi. La politica ha il compito di fare le regole per garantire una ricerca indipendente, trasparente e sicura. E proprio su questo stiamo discutendo in commissione Affari sociali alla Camera sull’articolo 1 del ddl Lorenzin. La scienza viceversa propone sue innovazioni che la politica deve introdurre, specie se a carico del pubblico erario, con degli strumenti di politica sanitaria pubblica”.
“Si sta creando una spaccatura su un tema delicato, come quello della tutela della salute pubblica, che non fa bene a nessuno – ha aggiunto Taverna -. E’ stato approvato un Piano nazionale vaccini e poi, dopo soli pochi mesi e senza nessuna motivazione, visto che lo stesso premier Gentiloni ha dichiarato che non c’è alcuna epidemia, Lorenzin è intervenuta a gamba tesa imponendo l’obbligo su ben 12 vaccini. La gente non si fida del ministro, del governo, dei parlamentari, non dei vaccini. C’è una grande quantità di pubblicazioni scientifiche che dicono chiaramente che con l’obbligo l’auspicato aumento delle coperture non si ottiene. In questo senso il ddl presentato da Mdp ha un’impostazione simile e può tranquillamente, insieme al nostro, diventare un testo base su cui lavorare”.
Apertura quindi nei confronti del DDL presentato dalla senatrice Nerina Dirindin (Art.1-MdP), che va nella stessa direzione: niente obbligo, investimenti su prevenzione, corretta informazione e vaccinovigilanza. QUI il testo del DDL Dirindin.
«Imporre un obbligo vaccinale per l’ingresso a scuola potrebbe apparire semplice, ma siamo sicuri che sia la strada giusta per ridurre lo “scetticismo vaccinale”?». È questo dubbio amletico la cifra distintiva del disegno di legge “Disposizioni in materia di malattie infettive prevenibili con vaccinazioni”, prima firmataria la senatrice Nerina Dirindin (Art. 1-MDP), che approccia il tema vaccini con tutt’altra ratio, rispetto a quella adottata dal Governo nel decreto legge, varato due settimane fa dal Consiglio dei ministri, che introduce l’obbligo vaccinale a scuola per 12 profilassi. Pena l’impossibilità di iscrivere il bambino a nidi e materne e sanzioni salatissime, per le famiglie inadempienti: potenzialmente fino alla perdita della potestà genitoriale e al pagamento di 7.500 euro di multa.
In una direzione completamente diversa rispetto a 5 Stelle e MdP e addirittura più restrittivo del decreto legge Lorenzin è il ddl, presentato da Francesca Puglisi (Pd), che è all’esame della Commissione Sanità del Senato. QUI il testo integrale.
Solo due gli articoli. Il primo modifica l’articolo 47 del Regolamento per l’applicazione del decreto del presidente della Repubblica del 1967 (n.1518), prevedendo che, “al fine di tutelare la salute dei cittadini, costituisce requisito necessario per l’accesso ai servizi educativi pubblici e privati e alle scuole di ogni ordine o grado, statali, paritarie private e degli enti locali, l’aver assolto gli obblighi vaccinali previsti dalla normativa vigente”.
I dirigenti scolastici dei servizi e delle scuole “sono tenuti, all’atto dell’iscrizione alla scuola o agli esami – recita ancora il testo – a richiedere la presentazione della relativa certificazione, comprovante l’adempimento degli obblighi vaccinali. Copia della certificazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni e delle rivaccinazioni è conservata nel fascicolo personale dell’alunno. La vaccinazione deve essere omessa o differita solo in caso di accertato pericolo per la salute del minore in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate”.
L’articolo 2 prevede che entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano “istituiscano una banca dati delle vaccinazioni eseguite dalla popolazione in età scolare e in età adulta per raccogliere, in modo sistematico, i dati relativi ai vaccinati e sviluppare le attività di sorveglianza delle malattie suscettibili di vaccinazione e monitorare nel tempo gli eventuali effetti indesiderati dei vaccini per migliorarne i livelli di sicurezza e di efficacia”.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!