Decreto vaccini. Sen. Romani: «Da ISS nessuna risposta scientifica avvalorata»

“Dall’Istituto Superiore di Sanità, nessuna risposta scientifica alle domande dei senatori sul decreto che prevede l’obbligatorietà di dodici vaccini. Ieri in audizione in commissione Sanità abbiamo assistito attoniti a una narrazione che ha teso a evadere domande puntuali”. È quanto dichiara il senatore Idv Maurizio Romani, Vicepresidente della commissione. “La decisione del Governo parte dall’aver riscontrato focolai di epidemia di morbillo, quindi di una sola patologia. Alla domanda – ricorda Romani – se esiste un’evidenza scientifica che tale decreto sull’obbligatorietà vaccinale rappresenti un mezzo sicuro per proteggere la nazione, non ho ricevuto alcuna risposta. Domande di altri colleghi, poi, hanno ricevuto risposte non avvalorate da dati scientifici solidi”. Il parlamentare ricostruisce poi alcuni passaggi dell’audizione di ieri: “la ricomparsa della poliomielite in Israele e la conseguente decisione di procedere a vaccinazioni solo per quella malattia, i casi di difterite in Belgio e in Spagna e la decisione del Governatore della California, Brown, di procedere a vaccinazioni di massa nel suo Stato, sono state le tesi portate dall’Iss a sostegno del decreto. ‘Motivazioni’ che ci fanno tornare indietro di 50 anni e che prevedono un atteggiamento impositivo che creerà sicuramente danni, aumentando la sfiducia verso la componente medica e imponendo, di fatto, uno stato di polizia sanitaria”. “Non sono contrario ai vaccini di per sé – conclude Romani – ma ritengo che gli esseri umani non siano il mezzo per la realizzazione di un progetto sanitario, bensì il suo fine”.