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Le giornate europee dei mulini storici

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Il 20 e 21 maggio si terranno le Giornate europee dei mulini storici con iniziative in tutta Italia, grazie alla organizzazione del’AIAMS. Si parlerà anche di grani antichi e degli incontri che si tengono al Terra Nuova Festival su terra e cibo.
L’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici organizza la manifestazione sull’intero territorio italiano. Lanciato nella sua forma attuale in Francia dal 2007 e attuato in Italia da AIAMS a partire dal 2012, «l’evento riceve, anno dopo anno, una sempre maggiore adesione – spiega l’associazione – Con esso si vuole portare a conoscenza del pubblico un patrimonio che ha varie sfaccettature: salvaguardia di edifici con valenza storica e architettonica, rilancio di un turismo educativo, valorizzazione dei siti ambientali modellati dalla presenza di mulini e, non ultimo, il rilancio di un’attività molitoria capace di trasformare in modo corretto i prodotti di un’agricoltura biologica in farine e prodotti utilizzati per un’alimentazione sana».

«Ogni anno dedichiamo l’evento ad un prodotto tipico. Nel 2012 si è posta l’attenzione sul “Mulino da frumento”, nel 2013 sul “Mulino pila da riso”, nel 2014 sul “Mulino segheria, il 2015 è stato l’anno del “Mulino col maglio” e il 2016 del “Mulino da mais”. Quest’anno abbiamo voluto dedicarlo ad una tipologia di utilizzo del mulino in un settore ormai dimenticato ma affascinante: il “Mulino da colori”. Infatti, prima dell’avvento dei colori sintetici, il mulino veniva utilizzato anche per la produzione di colori naturali di origine vegetale o minerale, che servivano per colorare i tessuti, per invetriare le ceramiche e in molte altre applicazioni. Quindi il manifesto che sarà affisso nei mulini aderenti e la piastrella commemorativa 2017 avranno per soggetto la produzione dei colori. Inoltre per conoscere meglio questo argomento, il sei maggio abbiamo organizzato un convegno su “Il mulino da colori” a Lamoli (PU), sede del Museo dei colori naturali».
«Con questi eventi vogliamo valorizzare i mulini e gli uomini ingegnosi e spesso coraggiosi che, col proprio lavoro e con la propria passione, stanno salvando dal degrado ed in molti casi rilanciando edifici, tecnologia e saperi affinati per millenni da chi li ha preceduti. Naturalmente quando parliamo di mulini allarghiamo il discorso a tutti quegli opifici che utilizzano l’energia idraulica per il loro funzionamento. Quindi le segherie, i magli, i frantoi, le pile da riso, e i mille modi di utilizzo della ruota idraulica. Includiamo anche gli ex mulini industriali a vapore trasformati in musei dove l’archeologia industriale si è evoluta con fini documentali e didattici, i mulini a vento con funzione sia molitoria che di pompa idraulica e le aziende agricole che hanno all’interno mulini per la trasformazione dei loro prodotti. Contiamo sui proprietari di mulini che si rendono disponibili ad aprire i loro edifici e ad accogliere il pubblico in queste giornate, illustrandone il funzionamento e le storie che ad essi sono collegate. Lavoriamo quindi assieme per proporre ed illustrare ad un pubblico sempre più vasto questi nostri gioielli troppo spesso ignorati a causa di stili di vita che privilegiano consumismo e tecnologia».
Scaricabile qui in allegato in pdf l’elenco dei mulini aperti nei due giorni della manifestazione.
Un tema importante che verrà trattato anche al Terra Nuova Festival: sabato 20 maggio, dalle 11 alle 13 (Camaiore, provincia di Lucca), si terrà l’incontro
Terra, cibo e vita. Mantenere la fertilità e ripristinare la vitalità del suolo per un’agricoltura senza veleni e un cibo più nutriente. Con Alessandro Marino Merlo (agronomo), Andrea Battiata (Orto bioattivo), Andrea Kihlger (Associazione Agricoltura Vivente), Carlo Triarico (presidente Associazione per l’Agricoltura Biodinamica), Fabio Brescacin (Presidente Ecor-Natura Sì). Modera Gabriele Bindi.

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