Il tè è una delle bevande più antiche consumate sulla terra, secondo solo all’acqua. Ne esistono di diverse varietà e provenienza, vediamo quali sono le più conosciute e scopriamo le loro caratteristiche principali.
Il tè in bustina è prevalentemente tè nero, con qualche variante aromatica, oppure tè verde. Ma esistono tante altre varietà, diverse per lavorazione e adatte a essere consumate in momenti diversi della giornata. Sarebbe difficile elencarle tutte, ci limitiamo pertanto a riportare un elenco delle principali tipologie diffuse anche in Italia.
• Tè bianco: deriva dalla raccolta dei germogli prima dell’apertura e dalle foglie tenere. È la qualità che ha subito meno lavorazioni. Viene lasciato appassire per poi essere essiccato semplicemente all’aria o con sistemi a bassa temperatura. È un infuso chiaro e delicato, molto ricco di antiossidanti. L’acqua di infusione non deve superare i 75° C. Contiene meno teina del tè nero.
• Tè verde: prodotto prevalentemente in Cina e in Giappone, è il tè più diffuso in oriente, ricco di polifenoli, vitamine e antiossidanti, come la catechina. Il trattamento termico impedisce l’ossidazione delle foglie, che rimangono verdi. Le varietà cinesi possono essere sottoposte a torrefazione, mentre le giapponesi prevedono generalmente la semplice esposizione delle foglie al vapore. Il tè verde più conosciuto è il Gunpowder cinese, con le foglie accartocciate in piccole palline. Contiene meno teina del tè nero.
• Oolong: è un tè a metà tra le varietà verde e nero, nel gusto e nel contenuto di teina. Le foglie hanno subito un breve processo di ossidazione, poi interrotto con la stabilizzazione termica. Ha un sapore più intenso rispetto al tè verde e più delicato di quello nero.
• Tè nero: il tè nero, prodotto prevalentemente nei paesi africani, ma anche in oriente, è quello che ha subìto un’ossidazione più lunga. Con un sapore più robusto, è prodotto prevalentemente in India e nei paesi africani. Ha un maggiore contenuto di teina e ha perso parte delle sostanze presenti nelle foglie verdi, ma contiene comunque flavonoidi essenziali e incontra ampio favore nel mondo occidentale. È il tè più utilizzato in Italia, generalmente in bustina.
• Earl Grey: tè nero aromatizzato al bergamotto, che prende il nome da Charles Grey, primo ministro britannico dal 1830 al 1834.
• Darjeeling: tè nero indiano pregiato, con un sapore deciso e un retrogusto muschiato.
•Assam : tè nero indiano che produce una bevandaforte, dal sapore deciso e dall’aroma speziato.
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