Parquet: i pregi di questo pavimento e come fare una scelta sostenibile
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I pregi del pavimento in legno
Il legno assorbe l’umidità eccessiva dell’aria e la rilascia quando l’aria è secca. Questo processo equilibra l’aria dei locali. Oltre a stabilizzare l’umidità, il legno respira e quindi contribuisce alla ventilazione.
Il legno è un materiale caldo, quindi porta calore nell’ambiente in cui è utilizzato, in più è fonoassorbente e la sua struttura influisce positivamente nella schermatura di campi elettromagnetici.
Non è vero che i trattamenti naturali siano meno duraturi e più dispendiosi dei trattamenti con prodotti di sintesi. A differenza di quest’ultimi, i trattamenti ecologici vengono assorbiti dal legno e incorporati, senza creare quella caratteristica pellicola superficiale, tipica dei prodotti di sintesi, che con il tempo viene consumata dal calpestio.
La scelta del legno
La maggior parte delle specie di bambù sono originarie dell’Asia e dell’America dove crescono ad altitudini variabili, sino ai 3000 m sull’Himalaya. Se praticato con criterio, il suo prelievo non arreca gravi danni all’ambiente, ma in mancanza di certificazione Fsc non è possibile provare che sia stato effettuato con metodologie responsabili.
Provenienza: Austria, Germania, Italia, Lettonia. Essendo una specie pioniera, il suo prelievo, se praticato con criterio, non arreca gravi danni all’ambiente. Purtroppo la betulla viene tagliata spesso in foreste vergini.
Provenienza: foreste africane. Spesso prelevato con metodologie distruttive. Non è reperibile certificato Fsc. Sconsigliato.
Provenienza: cresce nelle foreste del Bacino del Congo, habitat di gorilla, bonobo e scimpanzè, caratterizzate da una ricca biodiversità. Sconsigliato.
Provenienza: foresta amazzonica. Va bene se certificato Fsc, perché in questo caso l’impatto è controllato, in modo di avvicinarsi il più possibile ai fenomeni naturali.
Provenienza: cresce nella foresta amazzonica. Va bene se certificato Fsc, perché in questo caso l’impatto è controllato, in modo di avvicinarsi il più possibile ai fenomeni naturali.
A causa di uno sfruttamento troppo intensivo, questa specie è scomparsa da molti paesi. Questo legno è meglio evitarlo, a meno che non si trovi certificato Fsc. Molto viene importato dall’Indonesia, paese in cui i tre quarti del legno viene estratto illegalmente. Nella Nuova Guinea, un paradiso di piante e animali non ancora scoperti rischia di sparire per lo sfruttamento di quest’albero, mentre le comunità indigene vengono derubate della loro terra. Esistono appena due foreste certificata Fsc.
Provenienza: foreste pluviali del Camerun e della Repubblica Centrafricana, habitat di gorilla, bonobo e scimpanzè, assediate dal taglio illegale. Greenpeace negli ultimi anni ha denunciato numerosi casi di illegalità nella gestione delle foreste del Camerun, anche ad opera di imprese italiane. La Repubblica Centrafricana è caratterizzata da una struttura di controllo sulla legalità delle operazioni forestali ancor più labile del Camerun, ed è davvero difficile garantire la legalità del legname qui prodotto. Sconsigliato.
Provenienza: cresce nella foresta amazzonica. In queste foreste ogni specie è molto distribuita, e il prelievo ha un forte impatto. Va bene solo se certificato Fsc.
Benché importato in misura crescente, il pioppo rappresenta la maggiore produzione italiana di legno (60% circa). Quindi non proviene dalla distruzione di foreste primarie, ma questo non vuol dire che sia pienamente ecologico. Infatti viene coltivato in piantagioni uniformi, dove la biodiversità è scarsa. Inoltre l’uso dei pesticidi e dei fertilizzanti può provocare diversi danni all’ambiente. D’altro canto se coltivato secondo gli schemi della certificazione Fsc, è relativamente ecologico.
Le foreste pluviali della Birmania vengono distrutte ad un ritmo incalzante per estrarre il teak. Potrebbe venire da piantagioni di Africa o Sudamerica o Indonesia (alcune sono certificate Fsc), ma se proveniente dalla Birmania c’è il rischio che sia legno insanguinato da un feroce conflitto. Sconsigliato.
Provenienza: Usa. In mancanza di certificazione Fsc è pur sempre difficile provare che il prelievo sia stato effettuato con metodologie responsabili.
Cresce nelle foreste del Bacino del Congo, habitat di gorilla, bonobo e scimpanzè. Si tratta di preziose foreste, in cui ogni specie è molto distribuita e non andrebbe usato. Non esiste certificato Fsc. Sconsigliato.
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