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«Proteggiamo le aree sensibili dalle trivellazioni»

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Sono oltre 140 le associazioni e i comitati che hanno firmato l’appello promosso dal coordinamento nazionale NoTriv per chiedere che venga reintrodotto il soppresso Piano Aree, che consentirebbe di individuare le aree d’Italia dove escludere le attività petrolifere. Anche Terra Nuova ha aderito.
Oltre 140 associazioni e comitati, ed altrettante personalità della cultura, della politica e delle scienze hanno inviato ai Presidenti delle Assemblee Legislative e delle Giunte di Regioni e Provincie Autonome una proposta di legge che mira a reintrodurre il “Piano delle Aree”, abrogato poco più di un anno fa con la Legge di Stabilità 2016.
«L’obiettivo – dice il coordinamento nazionale NoTriv – è stabilire una volta per tutte, nell’attesa che si compia definitivamente la transizione energetica, quali aree del territorio nazionale debbano essere escluse dall’esercizio delle attività “petrolifere” e che a decidere siano anche le Regioni e le comunità locali, il cui ruolo politico è uscito notevolmente rafforzato dal Referendum del 4 dicembre. Questo punto figura tra le priorità indicate nel documento programmatico “Per una nuova Strategia Energetica Nazionale senza Gas e senza Petrolio” che il Coordinamento Nazionale No Triv presenterà al Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri quale contributo alla formulazione della Strategia Energetica Nazionale per la Green Community».
Anche Terra Nuova ha sottoscritto l’appello, di cui vi riportiamo qui sotto il testo integrale scaricabile.

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