Gli oggetti di plastica ancora funzionanti e in buono stato (per esempio i giocattoli) non dovrebbero mai essere buttati; possono essere donati ad associazioni o venduti al mercatino dell’usato.
Gli imballaggi possono invece essere trasformati in materiale per lavori di creatività: per esempio le bottiglie di plastica permettono di dare vita a svariati oggetti. C’è chi le trasforma in cestini dei rifiuti, segnaposto, bouquet di fiori, portapenne e persino lanterne luminose. Lo stesso vale per i tappi, che possono essere assemblati per creare tovagliette per la colazione, animali e mostriciattoli per far giocare i bambini, portachiavi o possono diventare tessere da mosaico colorate. Di seguito proponiamo alcune idee che possono tornare utili:
– per avere dei contenitori per la semina, tagliare a metà e forare nella parte inferiore delle bottiglie di plastica, poi riempirle di terriccio,
– per depistare le zanzare, prendere una bottiglia di plastica da due litri circa e tagliare la parte superiore (poco prima dell’inizio del cono). Capovolgere il cono nel fusto della bottiglia e incollare i due pezzi insieme. Versare all’interno una misura di acqua tiepida, mezza tazza di zucchero e un cucchiaino di lievito. Le zanzare, attirate dall’anidride carbonica che si sprigiona dal lievito a contatto con lo zucchero, entreranno nella bottiglia e non riusciranno più a uscirne,
– per raccogliere gli oli di frittura, usare dei contenitori di plastica per detersivi dopo averli ben lavati o la bottiglia di plastica che conteneva l’olio. Una volta pieni dovranno essere consegnati al centro di raccolta,
– per congelare separatamente tuorli e albumi, usare contenitori di plastica per uova accuratamente lavati. Si conservano per circa due mesi,
– per un sac à poche improvvisato, usare sacchetti di plastica per alimenti praticando un forellino in un angolo.
Consigli tratti dal libro “Dove lo butto? Riduci, riusa, ricicla”, le guide pratiche di Altroconsumo.