Un progetto nelle Marche ha rivelato il vero costo di produzione del grano, che si attesta su valori significativi più alti rispetto a quelli rilevati dalla Borsa Merci di Bologna. Da questa consapevolezza è nato “Adesso pasta”, un patto tra consumatori e agricoltori per fissare il giusto prezzo del prodotto e permettere alle aziende di sopravvivere.
All’inizio di ottobre la Borsa Merci di Bologna rilevava i seguenti prezzi per il comparto del biologico: 28 euro al quintale per il grano duro, 35 euro per il farro. Prezzi che secondo gli agricoltori non sono sufficienti a garantire un reddito dignitoso e rischiano di provocare la cessazione dell’attività in molte aziende agricole.
Per fortuna esistono iniziative che parlano di “prezzo giusto”, come il progetto Adesso Pasta, un patto tra cooperativa La Terra e il Cielo di Arcevia (An) e l’associazione CO-energia, che partecipa in qualità di portavoce dei gruppi di acquisto solidale (Gas).
Il progetto ha l’obiettivo di garantire un prezzo equo per gli agricoltori, indirizzando gli acquirente dei Gas a tenere in considerazione le spese sostenute dai produttori.
Allo stesso tempo induce questi ultimi a tenere traccia in modo trasparente dei costi e delle attività svolte per la produzione.
Fare il punto sui costi
Per quanto ciò possa suonare strano a chi opera in altri settori, spesso gli agricoltori non hanno quasi mai un’idea precisa di quanto costi ottenere i loro prodotti. Questo accade perché si tratta generalmente di piccole aziende familiari senza l’obbligo di redigere bilanci, condotte da persone che hanno una certa idiosincrasia ad operare con la carta e con difficoltà oggettive a tener conto del tempo impiegato nelle attività agricole.
L’indagine ha riguardato i produttori che conferiscono farro e grano duro alla Cooperativa, situati nelle colline e nelle montagne marchigiane, e ha rilevato direttamente costi e attività svolte. I costi di produzione per i due cereali sono risultati pari a circa 1200 €/ha.
Nel calcolo sono stati considerati anche i contributi che gli agricoltori percepiscono con la Politica agricola comunitaria (Pac), pari nelle aziende indagate a 286,09 €/ha per il farro e a 274,77 €/ha per il grano duro.
In funzione della variabilità dei raccolti, invece, è stata utilizzata la media delle rese delle aziende delle aziende della Cooperativa delle ultime tre stagioni. Il risultato è che il costo di produzione è pari a poco più di 48 €/q per il farro e 43 €/q per il grano duro, valori superiori rispettivamente di oltre il 35 % e di oltre il 50% al prezzo di mercato.
Non si può far finta di nulla
I dati ottenuti da Adesso Pasta, anche se riferiti a una specifica realtà produttiva, sono allarmanti: anche nel biologico non c’è sostenibilità economica per le aziende che produco grano.
Per garantire la prosecuzione delle attività agricole e con essa la gestione del territorio è sempre più indispensabile un patto di alleanza fra gli agricoltori e i consumatori, che possono scegliere di premiare chi, come la cooperativa La Terra e il Cielo, prova a garantire ai propri soci un prezzo più adeguato rispetto alle indicazioni di mercato.
QUI per saperne di più sul progetto Adesso Pasta.