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Troccoli con cime di rapa e pinoli

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I troccoli sono un tipo di pasta pugliese, preparata con farina di semola di grano duro, tagliata con un particolare mattarello scanalato, o troccolo. Ecco qui la ricetta del sugo alle cime di rapa e pinoli e le dosi e il procedimento per preparare in casa anche la pasta fresca “troccoli”.
Troccoli con cime di rapa e pinoli
I troccoli sono un tipo di pasta pugliese, preparata con farina di semola di grano duro, tagliata con un particolare mattarello scanalato, o troccolo. Ecco qui la ricetta del sugo alle cime di rapa e pinoli e le dosi e il procedimento per preparare in casa anche la pasta fresca “troccoli”.
Ingredienti per 4-5 persone:
350 grammi di troccoli
300 grammi di cime di rapa
1 spicchio di aglio
2 manciate di uvetta
2 manciate di pinoli
5 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale q.b.
1 pizzico di peperoncino
Far rinvenire l’uvetta in acqua tiepida. Mondare le cime di rapa eliminando le parti più dure e fibrose dei gambi, tagliare questi a pezzettini, le foglie più grosse a pezzi e dividere le cimette. Portare a ebollizione abbondante acqua salata, aggiungervi la verdura e alla ripresa del bollore immergere anche i trogoli.
Nel frattempo, far rosolare nell’olio lo spicchio d’aglio tritato; unirvi i pinoli, l’uvetta sgocciolata e il peperoncino, lasciar insaporire.
Scolare i troccoli al dente, versarli nel tegame e mescolare. Irrorare ogni porzione con un filo d’olio.
Nota: i troccoli sono un tipo di pasta pugliese, preparata con farina di semola di grano duro, tagliata con un particolare mattarello scanalato, o troccolo. Hanno un formato simile ai maccheroni alla chitarra abruzzesi, o ai bigoli veneti, come grossi spaghetti a sezione quadrata, corti e ruvidi. Prepararli in casa non è così laborioso come sembrerebbe, e ne vale veramente la pena. Niente pena! Preparare ogni tanto la pasta fresca è un vero piacere e una tale soddisfazione.
Pasta fatta in casa: i troccoli
400 grammi di semola di grano duro finissimo (0 300 grammi di semola e 100 grammi di farina di grano arso)
acqua tiepida q.b.
sale q.b.
Serve: mattarello rigato detto troccolaturo.
Lavorare per una ventina di minuti la farina con un pizzico di sale e acqua tiepida quanto basta per ottenere una pasta compatta, piuttosto consistente, liscia ed elastica.
Stenderla con il matterello liscio ad uno spessore di 5 mm circa, dopo aver ben infarinato il piano di lavoro. Passare quindi il matterello “trocolaturo” sulla sfoglia, con una pressione decisa. Prendere in mano la sfoglia e con delicatezza dividerla pezzo per pezzo, disponendo i troccoli così ottenuti ben aperti su un canovaccio infarinato.
Lasciarli asciugare almeno 30 minuti prima della cottura.

Questa ricetta è tratta dal libro Cavoli e zucche in cucina

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