Nel Luinese, in provincia di Varese, oltre dieci Amministrazioni Comunali del territorio stanno valutando di patrocinare Equostop come una forma accessibile e distribuita di mobilità nel territorio.
Gli enti locali hanno intenzione di dare impulso all’esperienza nel proprio Comune, identificando dei “punti di relazione” ove, attraverso appositi cartelli, si segnala una zona idonea a chiedere un passaggio, promuovendo incentivi che premiano la raccolta di “punti di NO CO2” da parte dei cittadini, diventando così dei Comuni virtuosi anche nel complesso tema della mobilità sostenibile
Ad oggi il progetto ha già visto l’adesione di quindici associazioni che abbracciano sia il Verbano che l’intera provincia di Varese.
Ma come funziona Equostop? «Propone una soluzione: mobilizzando attorno ad uno scopo preciso (l’abbattimento della CO2 che noi stessi emettiamo con l’auto) una comunità di persone sensibili all’ambiente e alla socialità, si creano le condizioni per mettere in relazione individui che non si conoscono o si conoscono poco ma che appartengono allo stesso territorio e che si scambiano passaggi» spiegano i GIM e
TerrediLago, i due gruppi locali che promuovono il progetto. «Le associazioni stanno man mano aderendo alla “carta dei principi della mobilità sostenibile”; dopo questa adesione ciascuna associazione potrà distribuire ai propri associati la “card” di
Equostop che servirà sia per chiedere un passaggio (mostrandola al bordo della strada come si faceva con il dito dell’autostop) sia per dare un passaggio esponendola all’interno della proprio autovettura. Chi vedrà una persona che sul bordo della strada espone la “card” di
Equostop riceverà un messaggio molto preciso: sono un volontario di un’associazione del territorio, ho bisogno di un passaggio e sono disposto a contribuire in modo volontario alle spese di trasporto. L’appartenenza ad associazioni “no profit” con scopi sociali fungerà da garanzia della
sicurezza e
affidabilità di trasportatori e trasportati, risolvendo a monte l’ansia e l’insicurezza dello sconosciuto di entrambi».
«Con il semplice gesto di chiedere o dare un passaggio si ottengono così enormi benefici: si contribuisce a migliorare l’ambiente riducendo le emissioni di CO2, si creano proficue relazione tra le persone, anche in termini di risparmio sulle spese di trasporto ed alla fine un passaggio in auto può diventare un momento piacevole di socialità e solidarietà. Ecco quindi come vogliamo realizzare un innovativo sistema di “car pooling istantaneo” che mette le reti in sinergia e le collega alle (buone) amministrazioni locali. Il piano di comunicazione e di sviluppo del progetto prevede la partenza con l’area del Verbano come pilota da fine Aprile del 2017 con l’obiettivo di espandersi poi nel resto del territorio del varesotto sotto l’egida di consorzi sovracomunali e di amministrazioni delle città principali (quali il capoluogo) che hanno già mostrato interesse al progetto. A questo semplice ed efficace strumento si uniscono, tramite una convenzione in corso di stipula, anche i vantaggi di un’app scaricabile sui nostri cellulari. L’app ci consente di calcolare i kilometri percorsi con Equostop, trasformandoli in kg di CO2 non emessa o “punti NO CO2”, di informare gli altri equostoppisti che stiamo chiedendo un passaggio in un ben determinato punto della nostra zona, conoscendo il tempo residuo d’attesa e rendendo infine tracciabile il nostro passaggio. Il sistema prevede già i cosidetti “passaggi rosa” dedicati alle sole donne, mentre è in corso di studio un meccanismo funzionale per i “passaggi scuola” per rendere la vita, ma soprattutto gli spostamenti di studenti e genitori verso gli istituti scolastici meno gravosi».