Reti di ecovillaggi: IV incontro in Triveneto
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Dall’esperienza dei “clan” regionali formati al raduno della Rete Italiana Villaggi Ecologici – RIVE, il gruppo riveTrive – RIVE triveneto, è oggi al suo IV incontro e si racconta attraverso le impressioni dei partecipanti.
Il fine settimana 12 e 13 novembre 2016, è stato un momento speciale per la RIVE Triveneto, ricco di incontri, condivisione e scambi.
Il sabato alcuni ecovillaggi hanno aperto le loro case per accogliere e raccontarsi, come gli abitanti di CasaLonjer (TS), Rio Selva (TV), La casa di Spino (TV) e hanno dedicato tempo a chi voleva scoprire più da vicino la vita comunitaria. Dai racconti di questi incontri, sono emerse sensazioni di calore, accoglienza, entusiasmo, insomma il vero clima RIVE! Emozioni queste, che hanno avuto modo di conosolidarsi il giorno seguente durante il quarto incontro della RIVE Triveneto. Nell’ospitale cornice agricola della fattoria biologica il Rosmarino, nei pressi di Marcon (TV), tra orti, animali e autunnali foglie rosse e gialle, la giornata è iniziata con un bel cerchio che, con modalità giocose, ha dato al gruppo l’opportunità di sperimentare quelle che sono le basi della vita comunitaria: la crescita personale, la cura delle relazioni e il costruire insieme… questa volta un bel “ecovillaggio” con i cubetti di legno!
Il cuore della mattinata è stato dedicato alle realtà comunitarie del Triveneto. Ognuno si è presentato e ha risposto alle domande dei partecipanti, curiosi di scoprire nuovi aspetti del vivere assieme. La discussione è stata condotta con la tecnica del fishbowl, una metodologia di confronto dinamico tra coloro che normalmente sono i “relatori” e gli “uditori”. Il fishbowl è utilizzato anche per le conferenze del raduno estivo RIVE per esplorare tematiche collettive. Tra i temi è emersa soprattutto l’importanza dell’apertura al territorio, quindi proporre un’alternativa che sia stimolo trainante per il tessuto sociale circostante, che è stata definita come “la responsabilità di essere lievito per il cambiamento”. Seguendo la scia di questa idea è emersa una nuova prospettiva di comunità: quella dell’ecovillaggio diffuso. Di fronte ad un territorio in transizione mosso da un bisogno comunitario, le realtà del triveneto immaginano un territorio in cui piccoli nuclei comunitari fanno rete tra loro e con ciò che li circonda, partendo dal presupposto che “si cresce solo rimamendo in contatto con quello che c’è intorno”.
Nella seconda parte della mattinata e nel primo pomeriggio si sono svolti dei laboratori proposti da organizzatori e partecipanti. Tra i vari temi esplorati – metodi decisionali, il contatto col corpo come punto di partenza per lavorare su se stessi, la comunicazione non violenta – quello dell’educazione alternativa ha dato vita ad un gruppo di lavoro che si è incontrato anche al di fuori della giornata RIVE e desidera continuare a camminare assieme. E infatti, accanto a tutti questi adulti che si confrontavano, anche il gruppetto dei bambini ha avuto modo di stare assieme, giocare, conoscersi e costruire un bellissimo castello-ecovillaggio di cartone! Tra merende, massaggi, qualche canto e tante risate il pomeriggio è volato lasciando a tutti la voglia di incontrarsi di nuovo per continuare a condividere, approfondire e crescere assieme. Per salutarsi, a fine giornata, nel cerchio di chiusura ognuno è stato invitato a racchiudere in una pennellata il suo sentire: il lenzuolo bianco si è trasformato in un esplosione di forme e colori, simbolo di come lo stare assieme, con spirito di apertura, condivisione e accoglienza, possa riempire i cuori e le vite di tutti!
Il sabato alcuni ecovillaggi hanno aperto le loro case per accogliere e raccontarsi, come gli abitanti di CasaLonjer (TS), Rio Selva (TV), La casa di Spino (TV) e hanno dedicato tempo a chi voleva scoprire più da vicino la vita comunitaria. Dai racconti di questi incontri, sono emerse sensazioni di calore, accoglienza, entusiasmo, insomma il vero clima RIVE! Emozioni queste, che hanno avuto modo di conosolidarsi il giorno seguente durante il quarto incontro della RIVE Triveneto. Nell’ospitale cornice agricola della fattoria biologica il Rosmarino, nei pressi di Marcon (TV), tra orti, animali e autunnali foglie rosse e gialle, la giornata è iniziata con un bel cerchio che, con modalità giocose, ha dato al gruppo l’opportunità di sperimentare quelle che sono le basi della vita comunitaria: la crescita personale, la cura delle relazioni e il costruire insieme… questa volta un bel “ecovillaggio” con i cubetti di legno!
Il cuore della mattinata è stato dedicato alle realtà comunitarie del Triveneto. Ognuno si è presentato e ha risposto alle domande dei partecipanti, curiosi di scoprire nuovi aspetti del vivere assieme. La discussione è stata condotta con la tecnica del fishbowl, una metodologia di confronto dinamico tra coloro che normalmente sono i “relatori” e gli “uditori”. Il fishbowl è utilizzato anche per le conferenze del raduno estivo RIVE per esplorare tematiche collettive. Tra i temi è emersa soprattutto l’importanza dell’apertura al territorio, quindi proporre un’alternativa che sia stimolo trainante per il tessuto sociale circostante, che è stata definita come “la responsabilità di essere lievito per il cambiamento”. Seguendo la scia di questa idea è emersa una nuova prospettiva di comunità: quella dell’ecovillaggio diffuso. Di fronte ad un territorio in transizione mosso da un bisogno comunitario, le realtà del triveneto immaginano un territorio in cui piccoli nuclei comunitari fanno rete tra loro e con ciò che li circonda, partendo dal presupposto che “si cresce solo rimamendo in contatto con quello che c’è intorno”.
Nella seconda parte della mattinata e nel primo pomeriggio si sono svolti dei laboratori proposti da organizzatori e partecipanti. Tra i vari temi esplorati – metodi decisionali, il contatto col corpo come punto di partenza per lavorare su se stessi, la comunicazione non violenta – quello dell’educazione alternativa ha dato vita ad un gruppo di lavoro che si è incontrato anche al di fuori della giornata RIVE e desidera continuare a camminare assieme. E infatti, accanto a tutti questi adulti che si confrontavano, anche il gruppetto dei bambini ha avuto modo di stare assieme, giocare, conoscersi e costruire un bellissimo castello-ecovillaggio di cartone! Tra merende, massaggi, qualche canto e tante risate il pomeriggio è volato lasciando a tutti la voglia di incontrarsi di nuovo per continuare a condividere, approfondire e crescere assieme. Per salutarsi, a fine giornata, nel cerchio di chiusura ognuno è stato invitato a racchiudere in una pennellata il suo sentire: il lenzuolo bianco si è trasformato in un esplosione di forme e colori, simbolo di come lo stare assieme, con spirito di apertura, condivisione e accoglienza, possa riempire i cuori e le vite di tutti!
Per partecipare agli incontri scrivi a: triveneto@ecovillaggi.it
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