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Ecovillaggi: lo sguardo di Internazionale.it

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Vi proponiamo un estratto dell’articolo di Valentina Pigmei, giornalista di “Internazionale”
“Dopo anni che sento parlare di ecovillaggi senza averne mai visti, ho deciso di andare a visitarne un paio non lontano da dove vivo – in realtà ci sono ecovillaggi anche vicino a dove vivete voi. Volevo capire come vivono persone che hanno scelto di condividere la casa, a volte lo stipendio, spesso anche le idee e la visione del mondo. Persone che vanno d’accordo e decidono di darsi una mano, in sostanza. Piccole utopie contemporanee nell’era della fine delle ideologie”.
Così si apre l’articolo di Valentina Pigmei, giornalista della nota rivista “Internazionale”, rivista settimanale che raccoglie notizie da tutto il mondo, oltre ad avere un occhio molto attento verso ciò che accade in Italia. E’ il caso dell’articolo uscito ieri, 26 dicembre, che esplora il “mondo” degli ecovillaggi italiani. Grazie all’aiuto di Francesca Guidotti, giornalista di Terra Nuova, ex presidente della RIVE – Rete italiana villaggi ecologici, e autrice di ” Ecovillaggi e cohousing“, e la disponibilità di tre ecovillaggi Utopiaggia, Panta Rei e La Città della Luce, la giornalista descrive un quadro essenziale e concreto di questa scelta di vita, o almeno, questo tentativo di costruirsi un mondo migliore.
Nell’articolo oltre a descrivere brevemente le caratteristiche di tre ecovilaggi visitati, Valentina Pigmei sottolinea un aspetto significativo di queste esperienze, usando le parole dell’autrice del libro Arcadia, Lauren Groff:
“L’esperimento utopico è destinato a fallire. E sono convinta che il fallimento sia ciò che rende questi esperimenti così vitali, così simili alla vita stessa. Questo non vuol dire che siano meno importanti o meno interessanti. Sono interessanti, proprio perché falliscono. Le comuni utopiche non sono altro che una metafora della vita stessa e, come la nostra vita, destinate alla morte”. Certo, perché la forza vitale dell’esperimento comunitario risiede proprio nella dicotomia tra l’ideale e il limite connaturato nella natura umana: per vivere in una comunità non solo bisogna condividerne l’ideale, ma anche accettare il limite dell’essere umano, di ogni essere umano”.
Una spinta alla sperimentazione quindi, al vivere la vita con passione, rischiando tutto per incontrare la parte più profonda dell’umano.
Per conoscere approfonditamente le realtà di ecovillaggio in Italia (e all’estero) e accedere ad una lista di contatti:

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