È stata inaugurata di recente una vera e propria biblioteca dei semi. Che si fa? Si prendono in prestito i semi, si portano a casa e si mettono a dimora, si innaffiano, ci si prende cura della piantina che cresce e poi, a maturazione, si riporta una parte dei semi che la pianta produce alla biblioteca, per tenerla viva. Geniale!
La biblioteca dei semi bresciana ha sede alla biblioteca Parco Gallo, in via Privata de Vitalis 46. “Anime” e ideatori dell’iniziativa sono Tania Avigo e Simone Tinelli che ha dato vita e corpo ad un gruppo di persone del territorio che hanno tanta voglia di “seminare positivo”.
A spiegarci attività e finalità sono proprio Tania e Simone.
Da chi è costituito il gruppo promotore del progetto e come è nata l’idea?
Siamo un gruppo di persone che vive il territorio e il patrimonio ambientale, agricolo e immobiliare come risorsa per la creazione di nuovi contesti culturali. Abbiamo sviluppato diversi progetti di agricoltura sociale a Brescia e provincia: l’ortoboscogiardino di Sanpolino, orti didattici nelle scuole, un orto, secondo i dettami dell’agricoltura naturale, presso il carcere di Verziano. L’idea è nata nel momento in cui il gruppo è stato chiamato a partecipare al bando – Brescia Città del noi. Ci è stato chiesto di dare un contributo pratico alla riqualificazione di un parco limitrofo alla stazione dei treni, sito in un quartiere multietnico, ricco di bellezza e di contrasti. Le tematiche del rispetto e della cura ambientale sono state introdotte da laboratori e attività ludico-educative per adulti e bambini come premessa alla valorizzazione, condivisione e costruzione di una comunità di relazioni. Nello specifico abbiamo realizzato un forno e un orto comunitari, entrambi nel parco pubblico. Crediamo che sia fondamentale salvaguardare il patrimonio agro-alimentare limitando il più possibile il processo di estinzione della biodiversità e di appiattimento culturale; ecco perché abbiamo proposto percorsi pratici al fine di valorizzare gli spazi verdi pubblici come “bene comune” e come luogo attorno al quale costruire nuove esperienze relazionali comunitarie. La biblioteca dei semi è nata all’interno di questo progetto, proprio per lasciare al quartiere e alla comunità lo stimolo a preservare la biodiversità e conservare le conoscenze, e nel caso della città, introdurre questi temi che sembrano dimenticati, sempre seguendo la modalità aggregativa e partecipativa. Non è richiesto di essere un botanico, ma un semplice cittadino curioso per dare il proprio contributo.
In che cosa consiste la biblioteca dei semi a cui avete dato vita?
La biblioteca dei semi è uno spazio di condivisione di saperi e tradizioni. Tra gli scaffali, in mezzo ai libri, si trova un mobile realizzato artigianalmente contenente vasetti, bustine e contenitori divisi per famiglia biologica. Liliaceae, cucurbitaceae, umbelliferae, tanti semi diversi portati dai cittadini. Un catalogo elenca più di sessanta varietà presenti: lattughe, pomodori, biete, melanzane, zucchine, fagioli. Semi che arrivano anche da lontano: magnulu salentino, aglio nirà dal Brasile, basilico dell’Isola di San Pietro in Sardegna, fagioli bulgari… Oltre alla informazioni basiche per la riproduzione delle sementi, un faldone contiene le schede portate dai partecipanti che raccolgono le informazioni su ogni varietà. Proprio come con i libri, si possono in prestito i semi, piantarli e poi riportarne una parte a maturazione completata. In questo modo rimane sempre una scorta, che permette la continuità della biblioteca stessa. Ma la biblioteca dei semi non è solo uno scaffale, è uno spazio di ritrovo e condivisione per approfondire e scambiare conoscenze, oltre che semi. Il primo incontro per l’inaugurazione ha visto un simposio sull’importanza della salvaguardia dei semi e un confronto tra i partecipanti su come gestire la biblioteca. Una piazza per mettere in atto il cambiamento e per promuovere stili di vita più sostenibili e l’autosufficienza.
Come avete progettato di proporre le vostre attività?
Non abbiamo progettato le attività della biblioteca dei semi ma proseguiamo nel facilitare la partecipazione con incontri a tema.
Fate parte di una rete sul territorio che si muove sul tema?
Abbiamo contatti con il territorio che vede presenti numerose associazioni e realtà sul tema dell’ambiente; c’è una rete informale di seed savers Brescia che invitiamo puntualmente ai nostri appuntamenti.
La Biblioteca dei semi è sita presso la Biblioteca Parco Gallo, via Privata de Vitalis 46 – BresciaTel. 030 224947
e-mail:
bc6@comune.brescia.itApertura:
martedì: 9,00-13,00
mercoledì: 9,00-18,00
giovedì: 9,00-13,00 ; 14,00-18,00
venerdì: 14,00-18,00
sabato: 9,00-12,00
Trasporto urbano: Linea 2, 4, 10, 13, 17.
Metro: stazione Stazione FS, Bresciadue o Lamarmora
Ascolta l’intervista