Gli ultimi raccolti tra coperture e gelate: le verdure in campo attendono solo di essere raccolte. Dopo aver subito le prime gelate, il cavolo verza e il cavolo nero migliorano il loro gusto…
I cavolini di Bruxelles proseguono a maturare e devono essere raccolti ogni 10-15 giorni e, fino a quando il terreno non gela, è possibile raccogliere anche i porri, scalzandoli con un forcone foraterra o una vanga.
Per poter continuare la raccolta di rape bianche e ramolaccio bisogna averli protetti dai danni del freddo rincalzandoli e/o coprendo la fila con paglia o con foglie.
Se disponiamo di un tunnel o di una piccola serra prosegue anche la raccolta di verdure da foglia, come lattuga, cicoria, valerianella, spinaci, bietine e rucola.
Le coperture, che regalano anche in questo periodo verdure fresche, richiedono un po’ di cura. Porte o laterali devono essere aperti nelle giornate di sole per favorire l’arieggiamento e ridurre il rischio di malattie fungine.
In questo modo si evitano anche gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte, che possono essere nocivi per le piante.
Se nevica, bisogna liberarle al più presto dal manto nevoso in modo da evitare danni ai telo o, ancor peggio, alla struttura.
Pensare alle prossime semine
Le giornate continuano ad accorciarsi. Non è quindi venuto ancora il tempo di seminare. Per le prime semine dell’anno occorre aspettare fino a dopo le feste.
Si può iniziare a valutare le sementi da acquistare per la prossima stagione. Per scegliere le varietà più adatte conviene consultare i cataloghi di settore e basarsi sulle esperienze del passato.
Sono da preferire i sementi standard, evitando gli ibridi, e quelle da agricoltura biologica, che ormai si rintracciano facilmente in punti vendita specializzati o via internet. Coltivarne alcune nell’orto contribuisce a salvaguardare la biodiversità.
Tempo di agrumi
Nell’Italia centro-meridionale gli agrumi sono nel pieno della raccolta. Questi frutti devono rimanere sulla pianta fino a quando non sono completamente maturi; infatti, al contrario di altre specie, non sono in grado di completare la maturazione dopo che sono stati staccati dall’albero. Fanno eccezione solo i limoni. Tuttavia, quando sono maturi, possono restare sulla pianta anche per più di un mese senza perdere sapore e succo.
La raccolta va eseguita usando le apposite forbici per tagliare il peduncolo e conservare la “rosetta” all’attaccatura del frutto, in modo da assicurare una lunga conservazione. Solo le clementine possono essere raccolte a strappo, sempre curando di preservare la “rosetta”.
Il grado di maturazione non è collegato direttamente alla colorazione della buccia. Per decidere il momento di raccolta è meglio controllare il contenuto in succo. Deve essere pari al 30% per le arance Tarocco, al 33% per le Washington Navel e al 35% per le altre arance, al 40% per i mandarini. Invece i limoni, proprio per la loro capacità di proseguire la maturazione dopo la raccolta, possono essere raccolti ancora verdi o subito dopo che la buccia ha cambiato colore.
L’olio buono
In alcune zone non è ancora terminata (o persino iniziata) la raccolta delle olive, in attesa che le drupe raggiungano la loro colorazione tipica. È comunque bene cercare di anticipare la raccolta il più possibile, non solo per aumentare la resa in olio, ma soprattutto per avere sapori più gradevoli e un’acidità più bassa, variabili che ne migliorano la qualità. Questo anticipo consente anche di sfuggire all’ultima generazione della mosca (che comporta perdite di produzione e peggioramenti della qualità dell’olio) e favorisce la differenziazione delle gemme a fiore, assicurando una migliore produzione nell’anno successivo e riducendo il rischio dell’alternanza.
Frutta e verdura di stagione
Verdura
Broccoli, cardi, cavolfiori, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, cicoria, dolcetta, erbette, finocchio, funghi, patate dolci, porri, scalogni, sedano rapa, spinaci, topinambur, tartufi bianchi e neri, verze.
Frutta
Alchechengi, arance, cachi, kiwi, mandarini, melagrane, mele, nocciole, noci, pere, pompelmi.
Erbe aromatiche
Alloro, aneto, ginepro, rosmarino, salvia, timo.
Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Dicembre 2016.