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Canti sacri: cura per l’anima e connessione con la Natura

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Luz Amparo Osorio è cantante, musicista e poetessa. Colombiana di nascita, olandese d’adozione, oggi vive a Milano dove conduce esperienze cerimoniali, gruppi per lo sviluppo delle capacità espressive e vocali, cerchi delle donne e incontri di meditazione. Per lei i canti sacri sono una cura per l’anima e il modo per ritrovare il contatto con la natura. L’abbiamo intervistata.
Cittadina del mondo, si definisce eternamente in esilio, come tutti i poeti. In viaggio da quando aveva 19 anni, Luz ha girato per l’ Europa e il Medio Oriente entrando in contatto con “Il Rainbow Gathering”, il popolo dell’Arcobaleno che ogni anno si riunisce in pow-wow musicali e culturali che durano intere settimane e durante le quali ci si scambia musica e canti spirituali di ogni continente. E’ qui che ha conosciuto per la prima volta i canti sacri. E da quel momento non li ha più lasciati.
Oggi con i suoi strumenti musicali, il flauto dolce, quello nativo, la chitarra e il didjeridoo guida a Milano e in Italia seminari e raduni di canti devozionali bajan (canti della tradizione cerimoniale dell’India), i canti religiosi di Israele e quelli dei nativi americani in onore della Madre Terra e del Grande Spirito.
“Mi ricordo molto bene la prima volta che sentii un canto sacro: avevo 19 anni e mi trovavo in Israele in mezzo al deserto e qualcuno, all’interno del cerchio, ha iniziato ad intonare questo canto. Era un canto bajan dedicato a Shiva. Io a quei tempi non sapevo nulla né di Shiva né della cultura indiana. Ma quando ho sentito quel canto, qualcosa dentro di me ha iniziato  vibrare. Era come una memoria, io lo conoscevo.” E’ con queste parole che Luz Amparo Osorio racconta la sua esperienza con i canti sacri. Canti che un tempo gli sciamani e i curanderi utilizzavano per alleviare le anima malate. “Questi canti sono ancora oggi una terapia per chi li ascolta e per chi li canta: nella loro semplicità e ripetitività hanno un effetto benefico sul cervello umano che rallenta le sue onde facilitando uno stato di dormiveglia.”

Luz Amparo Osorio (foto di Paulina Gomis)
Nelle nostre società frenetiche dove si corre per il lavoro, per la famiglia, per la casa, questi canti sono un toccasana ed è per questo che Luz li suona e li canta in gruppi e cerchi di persone: “A Como condurrò nei prossimi giorni un viaggio sonoro per celebrare la Madre Terra è un momento del Vivere Qui ed Ora. E anche io, come cerimoniera mi faccio fluire e guidare dal momento. Canteremo, balleremo, suoneremo, sogneremo, mediteremo, tutto con il nostro pensiero e cuore dedicato alla Terra, la nostra Terra Madre, che ci sostiene in ogni passo che facciamo. Il 17 dicembre canterò i bajan in occasione della Bhakti Love Fest a Milano. Durante i sound healing journey la mente finalmente si placa, si spegne. Da lì comincia la cura.”
Dai canti devozionali per Shiva e per le altre divinità induiste ai canti del sud America che riavvicinano l’uomo a Madre Natura e ai quattro elementi. Luz Amparo Osorio il suo periodo di iniziazione lo racconta così: “E’ stata una magia unica. Ero nel deserto e ogni sera si cantava  qualcosa di nuovo; io mi sono innamorata subito di questi canti. Li ascoltavo e cercavo di assorbirli il più possibile, come una spugna. La mattina, appena mi svegliavo, prendevo la chitarra e mi mettevo a cantare. Per un periodo ho fatto persino un voto di silenzio. Comunicavo solo attraverso la musica e il canto”.
“Attraverso questi canti, il ritorno alla natura è immediato, anche in una città grande come Milano dove Madre Terra si trova sotto un strato di cemento” spiega Luz. “I viaggi sonori sono momenti in cui vogliamo rendere onore a lei sulle note del flauto delle pianure, accompagnati dal battito del cuore del tamburo shamanico e nella gioia di condividere la benedizione del canto.”
“C’è un canto che dice: terra mio corpo, acqua mio sangue aria mio respiro, fuoco mio spirito. Quando l’ho sentito per la prima volta mi son chiesta cosa volesse dire. Poi l’ho riascoltato e ho capito che la terra non solo è sacra, ma è anche la madre di tutti noi e va quindi rispettata. Quando ti arriva un canto così, pensi che sia un bel canto. Se lo canti per centinaia di volte quelle parole diventano verità. Verità profonda nella tua vita.”
E sempre per Madre Terra è il percorso di danza che Luz Amparo Osorio sta organizzando per l’anno nuovo: “Da gennaio si terrà il Mother Earth Dancing, un percorso di 10 incontri per avvicinarsi alla nostra Madre”.
Il canto resta una costante nella vita di Luz Amparo Osorio e dà anche il titolo al suo ultimo libro “Il canto della donna libera”. “Questo libro parla della mia vita. Una vita un po’ particolare, fuori dal comune con la decisione di lasciare tutto quello che avevo per andare a viaggiare e a vagabondare senza soldi in tasca per suonare musica in strada. A 18 anni avevo deciso che non volevo entrare negli schemi dettati dalla società. ll libro accenna anche alla mia vita personale da piccola e alla mia adozione in una famiglia olandese. Questa è stata la prima spinta a voler cercare me stessa. Avevo bisogno di ritrovarmi e di capire le mie radici. Attraverso la mia storia personale cerco di lanciare un messaggio: bisogna avere il coraggio di trovare se stessi, avere il coraggio di non rispondere sempre come vuole la società. Bisogna avere il coraggio di dire Io sono io e quando mi guardo allo specchio, io sono quello che sono. Io mi rispetto, mi onoro e mi amo.”
Per informazioni sui ritrovi e i momenti di incontro, qui la pagina Facebook di Luz Amparo Osorio
La foto sotto il titolo è di Silvano Donadoni
Il canto che Luz ci fa sentire nel video si trova nell’ultimo cd “Estrellas de Luz”

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