A partire dall’età di quindici anni ho iniziato a soffrire di miodesopsie, ossia ad avere la visione disturbata da punti e filamenti fluttuanti, che da allora sono andati ad aumentare, anche se molto lentamente.
Durante l’università ho scoperto da un forum americano che ci sono moltissime persone che soffrono di questo problema (in inglese si chiamano «floaters»). Siccome in italiano trovavo poco e nulla, ho fondato un gruppo yahoo, al quale si sono iscritte in poco tempo centinaia di persone, alcune delle quali hanno poi fondato una onlus, Cielo Azzurro (
www.miodesopsie.it), per creare consapevolezza su questo disturbo e raccogliere fondi per la ricerca.
Io ho imparato a conviverci, ma ancora oggi, a 34 anni, non è facile. La mia domanda è: la medicina olistica sa dire qualcosa di più su questo disturbo, sia per quanto riguarda le cause, e quindi la prevenzione, sia per quanto riguarda una possibile cura, parziale o risolutiva?
Un cordiale saluto, N.
Le miodesopsie, come lei sa bene, sono alterazioni degenerative del vitreo legate presumibilmente ai processi degenerativi ed ossidativi correlati all’invecchiamento. Non si sa molto di questo sintomo che, quando non è indice di distacco di retina, è considerato innocuo anche se molto fastidioso.
Probabilmente esistono molte altre cause, anche se poco conosciute, che ne estendono la frequenza anche al di fuori dell’età senile. Una di queste è la disidratazione più o meno inconsapevole, che talvolta è dovuta anche a delle incongruenze alimentari.
Dal punto di vista terapeutico, sia la medicina convenzionale che quella non convenzionale non hanno proposte risolutive o efficaci. L’unico mezzo è la prevenzione attraverso una buona idratazione e una dieta ricca di sostanze antiossidanti (frutta e verdura fresche, frutti di bosco sia freschi che in tisane) in abbondante quantità.
Ci sarebbe da pensare che anche gli schermi del computer possono giocare un ruolo in questa affezione.