XX Raduno nazionale ecovillaggi: cambiare si può
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Il gruppo organizzativo RIVE, aiutato da 50 volontari e più, ha creato le condizioni logistiche e umane per accogliere al meglio i partecipanti. Lo spirito è stato alto fin dai primi giorni. Girando per il campo era normale trovare persone stanche, sudate ma soddisfatte nel scambiarsi un abbraccio, o alla sera, poco prima di cena, nell’ultimo turno di pulizia bagni, ragazzi e ragazze con un gran sorriso sul viso. Il gruppo dei referenti ha curato con molta attenzione il proprio ruolo e il propri compiti. Il risultato? Un gruppo sereno e una cucina eccellente, che non mancava mai di finire in bellezza con un dolce.
Il lavoro è stato tanto e osteggiato da violenti temporali, nonostante questo il gruppo ha continuato a ricostruire, cantare, incontrarsi per organizzare il lavoro. Il 26 luglio, a un giorno e mezzo dall’inizio del raduno, un forte temporale si è abbattuto sul campo. Il sindaco di Vidracco e alcuni damnhuriani sono arrivati rapidamente nel punto di incontro dei volontari, chiedendo con affanno: “tutto bene ragazzi? Serve una mano?” Ironia della sorte, dieci minuti dopo una ventina di volontari rive armati di stracci e secchi, erano a svuotare il Comune che nel frattempo si era allagato. Ridendo, cantando, scherzando in meno di un’ora tutto era asciutto. Un gesto semplice ma profondamente significativo: solidarietà offerta, solidarietà ricevuta.
In questo contesto tra il serio e il faceto, divertente e impegnato, improvvisato e organizzato, profondo e leggero, le attività si sono svolte fluidamente. Impossibile raccontarle tutte ma tra queste vanno ricordate le due tavole rotonde “Comunità intenzionali: il riconoscimento giuridico è utile?” e “In rete, nel cambiamento”. Sono stati invitati relatori della Rete italiana cohousing, Conacreis, Accademia italiana di permacultura, Transition Town italia, Movimento Decrescita Felice, Terra Nuova Edizioni e Italia che Cambia. Ciò che è emerso da parte di tutti è stato un senso di urgenza e di bisogno di mettersi in rete fra reti, di uscire dai propri particolarismi – pur mantenendo la propria identità – per un disegno più ampio e articolato della società e dell’abitare la Terra. E’ emerso con forza il bisogno di incontrarsi nello spazio della relazione, prima di quello dell’organizzazione, sentirci come esseri umani, prima di agire insieme. Ultima, ma per questo non meno importante, la presenza di Mirko Busto, deputato in Parlamento, che sta sostenendo personalmente RIVE, Conacreis e Rete italiana cohousing nel promuovere una legge per il riconoscimento delle Comunità intenzionali.
Importante è stata la presenza degli ospiti internazionali, che hanno raccontato le proprie esperienze di rete e di comunità. Erano presenti Sieben Linden, Findhorn, la rete CASA dell’America latina, rete GEN europa ed Ecolise. Sono stati presentati due progetti del gruppo internazionale RIVE in partnership con reti europee di ecovillaggi e potenzialità future di formazione e scambi interculturali.
Ma l’internazionalità si è inserita anche nelle file del volotariato con quattro spagnoli d’eccezione provenienti da Arterra, l’ecovillaggio che ha ospitato la conferenza GEN Europa all’inizio di Luglio.
Il XX raduno è stato anche il momento per festeggiare i vent’anni della RIVE e in cui è avvenuta la cerimonia di passaggio di tutti i ruoli struttrali dell’associazione: presidenza, consiglio, segreteria. Eletti in momenti diversi durante l’anno, Macaco Tamerice, Amy Kabat, Federico Grisci, Paola Crasso, Roberto Liardo, Giorgia Lattuca, Lara Fontanelli e Nicoletta Benfatti entrano pienamente in servizio. Un grande ringraziamento è stato rivolto a tutti i soci che hanno passato il testimone: Alfredo Camozzi, Lorenzo Postacchini, Stambecco Pesco, Cristina Evangelisti, Anna Frison, Anja Maluk, Giuglietta Blu.
La presidenza è passata da Francesca Guidotti ad Andrea Stagliano e Riccardo Clemente. Una co-presidenza voluta per alleggerire l’impegno di questo ruolo (svolto totalmente a titolo volontario, come tutti gli altri) ma sopratutto voluta per seguire la visione di un’organizzazione orizzontale, senza “capi”, verso una leadership condivisa. Questa è una forte volontà in RIVE che si esprime simbolicamente in questo passaggio di consegne. Già nella realizzazione del raduno però, il principio di responsabilità e di condivisione del potere ha dato i suoi gustosi frutti: RIVE continuerà a lavorare in questa direzione, facendo crescere talenti e supportando il processo di miglioramento collettivo.
www.raduno.ecovillaggi.it
Per le foto del raduno:
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