Partite con Terra Nuova verso un viaggio alla scoperta degli alberi secolari: partiamo dal Nord, con il primo cammino, l’Itinerario delle sequoie.
Itinerario delle sequoie
Pochi italiani lo sanno, ma nel nostro paese si trovano alcuni degli alberi più grandi e più vecchi del mondo. Certamente non abbiamo le sequoie californiane o gli eucalipti australiani, né i grandi Baobab africani o le foreste dell’Amazzonia. Quello del nostro paese resta tuttavia un patrimonio ampio e variegato, testimonianza della grande attenzione che storicamente molte persone hanno dedicato alla bellezza e alla salvaguardia dei più longevi esseri viventi del Pianeta.
NORD – ITINERARIO DELLE SEQUOIE
Tempo di percorrenza: 1 giorno
Parco pubblico Giacomo Leopardi (Torino – Piemonte), Giardino del Castello Ducale (Agliè – Piemonte), Riserva Naturale Speciale Parco Burcina (Pollone – Piemonte).
TORINO
Parco Giacomo Leopardi, accesso su Corso Moncalieri a pochi passi dal Ponte Isabella
Viale dei platani, sentiero in leggera salita, noci de Caucaso, quindi un platano a zampa di elefante, un ippocastano e un ginkgo fessurato, infine due sequoie sempervirens. La prima presenta un tronco unico, la seconda si apre in due crescite (foto 1 vedi sotto), un’architettura spesso presente nei parchi italiani. La sequoia doppia è più alta, stimata intorno ai 33-35 metri di altezza, quella solitaria si innalza per una trentina di metri. I tronchi sono cresciuti su delle ceppaie, vere e proprie isole radicali costellate di rigetti e tentativi capitozzati. La circonferenza della prima ceppaia alla base è di 860 cm, il tronco misura circa 150 centimetri di altezza. La seconda ceppaia presenta tre giovani crescite intorno al grosso tronco che si biforca. 468 cm. Nel mezzo della divaricazione c’è il resto di una terza crescita spezzata. A terra è pieno di piccoli coni di sequoia, grandi come la falange di un mignolo.
AGLIE’
Castello Ducale, Piazza del Castello 2, 10011 Agliè (To)
Nel Giardino Basso, realizzato a partire dal 1867, vi sono tre altissime sequoie costali. Anche queste, come quelle incontrate a Torino, presentano più crescite, molti giovani esemplari che spuntano dalla base e sfilano coi tronchi rossastri verso il cielo (foto 2 vedi sotto). Se guardate il giardino dall’alto, dalla terrazza sopraelevata, potrete notare la sequoia alla vostra sinistra: 26 metri di altezza e un tronco che, a petto d’uomo, misura 530 cm di circonferenza, terminando in quattro punte.
Il secondo esemplare, il più alto, misura 35-37 metri, ha una chioma colonnare che tocca terra e una circonferenza del tronco di 550 cm. La terza sequoia, infine, presenta una curiosa concrescenza basilare; è un albero a tripla crescita, una secolare e due giovanili, più altre che sbucano dalla ceppaia. A petto d’uomo misura 640 cm di circonferenza.
POLLONE
Riserva naturale speciale Parco Burcina, Cascina Emilia
Ci si inoltra lungo un ponte sotto gli abeti e, dopo pochi minuti, si approda dinnanzi a uno specchio d’acqua. Lì si può ammirare un’altissima colonna di fronde verde scuro; nel mezzo si intravedono i tronchi colonnari che salgono e vanno a identificare un unico essere vivente, composto dalle cinque sequoie più vecchie d’Italia. La più alta sfiora i 50 metri d’altezza, la più bassa i 45. Un sentiero conduce a una panchina e permette di arrivare alla base dei cinque giganti (foto 3), nel ventre di questa architettura di Madre Natura. Cortecce spesse, al tatto cartonate, un’atmosfera da vera California ai piedi delle Alpi. La circonferenza di queste piante varia dai 600 cm della sequoia prossima alla panchina, ai 660 dell’esemplare più lontano. Sono state messe a disposizione dal fondatore, Giovanni Piacenza, nella primavera del 1848 per celebrare la promulgazione dello Statuto Albertino. Nel parco ci sono altre cinque sequoie costali e quattro giganti.
Leggi anche: