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L’Italia nel 2040

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Italia che Cambia è una testata giornalistica on line. Ha coordinato “100 ambasciatori del Cambiamento” provenienti da tutta Italia e dalle più svariate esperienze di controcultura applicata. L’obbiettivo è stato esplorare 17 ambiti della vita quotidiana e collezionare proposte già in essere, per cambiare concretamente l’Italia da oggi al 2040.
L’Italia non funziona. In Italia non sappiamo lavorare insieme. Gli italiani sono egoisti e rinchiusi nelle loro piccole visioni. L’Italia è il Paese in cui prevale la “sindrome nimby”! Le persone si attivano solo se li vai a toccare il loro piccolo giardino.
Quanti luoghi comuni sul nostro Paese… Luoghi comuni condivisi, ripetuti come mantra, ma che spesso – provando a cambiare approccio.. – si rivelano totalmente falsi!
Noi ne eravamo convinti perché a partire dal 2012 abbiamo incontrato centinaia di progetti che si basano proprio sulla capacità di collaborare, sulle reti virtuali e reali, sulle comunità che si attivano, ma ora ne abbiamo anche la prova! Siamo riusciti, infatti, seppur con grande fatica, a far collaborare oltre 100 “ambasciatori del cambiamento” per oltre tre mesi.
Rappresentanti delle associazioni, delle imprese, dei movimenti dal basso. Portatori di istanze diverse, in alcuni casi persino contraddittorie, si sono seduti con noi intorno a 17 tavoli e, grazie anche alle tecniche di facilitazione che abbiamo appreso da “Comunitazione”, hanno elaborato dei documenti che ci dicono come possiamo concretamente cambiare le cose in 17 ambiti della vita. 17 ambiti fondamentali.
Scuola, salute, alimentazione, ambiente, lavoro, agricoltura, economia, (questione) tematiche di genere, comunicazione, energia, rifiuti, solo per citarne alcuni, sono i temi su cui abbiamo lavorato. E i risultati sono incredibili, incredibili per la loro semplice “rivoluzionarietà”.
Ora lo sappiamo con certezza. Tu, io, noi, possiamo cambiare le cose in modo profondo, dal basso, e possiamo farlo adesso.
 
VISIONI 2040
Per prima cosa abbiamo chiesto ai nostri ambasciatori di fare una fotografia dello stato attuale del loro ambito di competenza, dall’energia all’abitare, dalla salute, all’educazione, dall’imprenditoria, alla legalità. È incredibile come in quasi tutti i casi sia stato più facile trovare problemi e punti critici rispetto a pratiche virtuose e punti di forza. Ma non ci siamo scoraggiati. Abbiamo infatti chiesto ai nostri amici di sognare, ma sognare in modo concreto. “Come potrebbe essere – nel migliore dei mondi possibili, possibili veramente considerando mafie, burocrazia, crisi ecc – l’Italia nel 2040?” Questa domanda, apparentemente semplice, ha scatenato la capacità di progettare un altro Paese, un Paese possibile, sostenibile, a tratti felice. Sono uscite potenzialità inaspettate in tutti gli ambiti e queste si sono rivelate tali quando abbiamo chiesto ai nostri sognatori di indicarci il cammino per raggiungere questi obiettivi. Anche qui visione e concretezza si sono contaminati e la strada è stata tracciata in modo forte e inequivocabile. Ora sappiamo quindi dove possiamo e vogliamo andare. Si tratta solo di compiere il primo passo!
 
COSA POSSO FARE IO ADESSO?
Ma non è finita qui. Abbiamo infatti chiesto a tutti i nostri ambasciatori di lavorare sul presente e di farlo su tre livelli: il cittadino “semplice”, il professionista o l’imprenditore, il politico. Anche qui la domanda era semplice ma rivoluzionaria: “Cosa posso fare adesso, in questo contesto, come cittadino, professionista o politico per cambiare concretamente le cose con le mie azioni quotidiane”? E anche qui le risposte sono state infinite, tanto che il nostro sforzo più grande non è stato quello di trovare proposte o azioni incisive, quanto selezionare tra le tantissime che emergevano quelle da proporre e da inserire nei nostri documenti.
 
Ora non ci resta che mettere in pratica quanto emerso da questi tavoli. È un lavoro migliorabile (e si può commentare ed emendare on line). È un lavoro che può essere messo in discussione. È un lavoro provvisorio. Mancano molti temi fondamentali (immigrazione, arte, politica e molti altri ancora su cui lavoreremo nei prossimi mesi). Ma già ora possiamo realizzare cambiamenti concreti e profondi nel nostro Paese. Proprio adesso.
Articolo di Daniel Tarozzi, fondatore di “Italia Che Cambia”.

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