Greenpeace lancia una campagna di raccolta firme per rendere l’Artico un’area protetta. Non aspettare, firma adesso!
Il disastro ambientale a cui potremo assistere se non fermiamo lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico è ormai evidente a tutti. Ormai anche le parole sono superflue: il clima cambia e dobbiamo passare all’azione, preservando il possibile. Sappiamo quanto l’area dell’Artico sia di vitale importanza per le riserve d’acqua della Terra e di come il suo equilibrio influenzi le vita di ognuno di noi e dei nostri figli. Greenpeace lancia una campagna per salvare almeno il 10% dell’area dall’ingordigia delle multinazionali.
“L’Artico si sta sciogliendo sempre più velocemente” si legge nel comunicato di Greenpeace “Oltre 7.5 milioni di persone, da ogni parte del mondo, hanno fatto sentire la loro voce per chiedere che venga protetto. Per la sua biodiversità, perché regola il riscaldamento dell’intero Pianeta e perché abbiamo il dovere di preservarlo per le future generazioni. Queste sono solo alcune delle ragioni che ci impongono di proteggere l’Artico. Ma ce ne sono molte altre!
L’istituzione di una prima area marina protetta all’interno delle acque internazionali del Mar Glaciale Artico, è a portata di mano.
Il 20 Giugno si riunirà l’Ospar, l’organismo internazionale che deve decidere se istituire una riserva protetta di oltre 226 mila chilometri quadrati (il 10% di tutta l’area) nel Mar Glaciale Artico.
Purtroppo, l’esito di questo meeting non è scontato: alcuni dei Paesi chiamati a decidere, vogliono infatti far saltare l’accordo. Se ci riusciranno, l’Artico continuerà ad essere preda di multinazionali senza scrupoli. Se saremo in tanti a firmare e scrivere messaggi, i Governi non potranno ignorarci”.