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Glifosato, dall’europarlamento ok al rinnovo dell’autorizzazione

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Il Parlamento europeo, con una risoluzione, si è schierato a favore dell’estensione di 7 anni all’autorizzazione per il glifosato, pesticida che lo IARC ha definito probabilmente cancerogeno per l’uomo.
L’europarlamento ha quindi dato l’ok per continuare a utilizzare il pesticida ma ha chiesto alla Commissione Europea di ridurre il periodo dai precedenti 15 anni a 7. La risoluzione non è comunque vincolante, ma di fatto si tratta di una sconfitta per la Francia che aveva chiesto il bando totale.
Nella risoluzione, passata con 374 voti a favore e 225 contrari (104 astenuti), il parlamento europeo ha anche approvato misure restrittive, incluso il divieto alla vendita per l’uso nei giardini di casa e nei parchi pubblici. Angélique Delahaye, europarlamentare francese membro del gruppo EPP, ha affermato che tale decisione è stata presa per «ragioni economiche, a dispetto dei timori per la salute e l’ambiente». Ha anche citato uno studio tedesco che nel 2015 ha affermato come gli agricoltori potrebbero fare a meno del glifosato.
Il glifosato è stato introdotto sul mercato dei pesticidi dalla Monsanto negli anni ’70 del secolo scorso ed è utilizzato come principio attivo in oltre 750 erbicidi nel mondo.
E’ già sospettato di essere un distruttore endocrino e lo IARC lo ha appunto definito probabile cancerogeno per l’uomo. Eppure, malgrado gli studi esistenti, l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha concluso che è “improbabile” che il glifosato causi il cancro, cioè ha sostenuto il contrario rispetto a quanto affermato dall’International Agency for Research on Cancer dell’OMS, che aveva esaminato 800 studi. Sfruttando il parere dell’EFSA, la Commissione Europea aveva chiesto il rinnovo dell’autorizzazione per il glifosato per altri 15 anni.

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