La terza storia di Echoes of Ecologies vi porta con noi dal sud del Brasile all’Argentina. Un racconto di transizione per aver attraversato le frontiere, ma soprattutto perché di questo si occupavano gli anfitrioni conosciuti. Vi ricordate del luogo in cui ci aspettavano coi tappeti rossi? Proprio così, in Rio Grande do Sul abbiamo avuto l’onore d’incontrare i maggiori esponenti dell’Asociacão dos Gurdiões das Sementes Crioulas de Ibarama, “guardiani dei semi creoli” che ci hanno ricevuti come se ci aspettassero da sempre. Il nome stesso lascia intendere l’importanza del loro ruolo sociale: proteggere i semi nativi contro l’insinuante presenza di multinazionali che invadono la terra con piantagioni transgeniche. Gli agricoltori che ne fanno parte, oltre ad essere passati dalla tanto redditizia quanto inquinante coltivazione del tabacco all’agroecologia, hanno con impegno e passione impedito la diffusione degli ogm in un’area che “vedere per credere”. Chilometri e chilometri di vallate cosparse di soia geneticamente modificata caratterizzano ormai il paesaggio fino al confine con l’Argentina! Queste persone ci hanno accolto e trasmesso i fili della loro conoscenza, dedicandoci tempo, orecchie e parole (sul
nostro blog potete leggere/ascoltare le interviste). Per questo ed altro siamo orgogliosi di scrivere che Ibarama “posto delle piante” è un’isola di biodiversità ed un valido esempio di rivoluzione pacifica. Solo imparando tutte le varietà di mais e fagioli che queste persone curano, ci si rende conto dell’energia che la madre terra rilascia quando convive positivamente con l’umanità.
Così, per restare in tema di apprendimento, siamo arrivati nella Selva Misionera argentina per visitare la Escuela Rural Educación Para Las Primaveras, dove una coppia di maestri gestisce un’aula satellite da circa dieci anni. Durante questo periodo hanno messo anima e corpo sia per portare avanti il programma scolastico statale, in luogo dove frequentare la scuola non è così semplice, sia per creare un centro ludico-educativo che serva da attrazione per tanti bambini che altrimenti non saprebbero dove socializzare o sviluppare i propri talenti. Tanta dedizione ha permesso anche qui di attuare una piccola transizione: affiancare l’istituto ad una cooperativa agroecologica che possa produrre gli stessi alimenti che vengono utilizzati in mensa. Con entusiasmo si sono unite le galline, i conigli, una vacca, un maiale ed un cavallo! Tutto questo gratuitamente in nome della produzione autonoma organica e, ben lungimirante, per l’educazione infantile da cui fiorisce il futuro. Quotidianamente gli avvenimenti mondiali ci mostrano com’è vero che si raccoglie ciò che si è seminato, quindi il nostro auto-consiglio è scegliere più semi di gentilezza e cura per i prossimi orti…
Il nostro viaggio continua in Paraguay, vi salutiamo dalla capitale Nuestra Señora de la Asunción dove ci si prepara alla Semana Santa.
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