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Guarire le relazioni

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Ritiro di due giorni con Domo Geshe Rinpoche maestra spirituale del White Conch Dharma Center per la prima volta in Italia
13-15 Maggio – presso il Convento di S. Andrea, Via dei Cappuccini 18, Collevecchio (Ri)
45 minuti da Roma
prenotazioni entro il 15 Aprile
Due giorni per uscire dallo stress della vita quotidiana e affrontare insieme il difficile tema delle relazioni, del loro significato e degli ostacoli che ci impediscono talvolta di viverle serenamente.
Guidati dalla conoscenza di un maestro spirituale utilizzeremo gli strumenti del buon senso e della meditazione per entrare in profondo contatto con noi stessi e comprendere le dinamiche che avvengono tra il nostro mondo interiore e gli altri.
Il ritiro è aperto a tutti e non presuppone conoscenze di  buddhismo ne di tecniche meditative.
Si svolgerà a Collevecchio (RI) a 45 minuti da Roma, nella magica cornice medioevale del Convento di S. Andrea ( www.ilconvento.it ), struttura ricettiva immersa nella natura, nata dal restauro conservativo di un convento francescano del 1500 che conserva le atmosfere del tempo e un senso di intimità spirituale favorita anche dalla bellezza delle campagne Sabine che lo circondano.
L’insegnante parla la lingua Inglese ma sarà presente un interprete simultaneo durante tutto il ritiro.
Lo scopo di questo incontro non è tanto quello di diffondere un insegnamento o una filosofia quanto permettere ai partecipanti di sperimentare un approccio diverso ai problemi della vita. Sebbene l’insegnate possieda una vasta cultura che spazia dal buddhismo Vajrayana alla psicologia moderna la sua più grande abilità è quella di guidare gli studenti a livello energetico verso l’esperienza della meditazione profonda supportata da un’atmosfera di gruppo conviviale e gioiosa.
Colloqui personali con l’insegnante saranno possibili durante e dopo il ritiro.
Il costo del ritiro è di 150€ e comprende il vitto e l’alloggio da Venerdì sera a Domenica pomeriggio (2 notti, 2 pranzi, 2 cene e le colazioni).
L’alloggio è in camere doppie e triple da condividere con altri partecipanti al corso. Chi vuole potrà alloggiare in camera singola con bagno pagando un’aggiunta di 50€. E’ prevista una riduzione di 50€ per chi dorme e cena a casa propria.
I pasti sono vegetariani, preparati con prodotti genuini per lo più reperiti presso aziende locali.
L’intero ricavato del ritiro serve a coprire le spese di viaggio dell’insegnante e del suo staff (che non hanno richiesto alcuna retribuzione per il loro lavoro) e per l’accoglienza presso la struttura del convento la quale è gestita dalla ONLUS “Progetto Continenti” che promuove e gestisce progetti di cooperazione e solidarietà internazionale con partner e associazioni della società civile di diversi paesi del Sud del mondo. progetto continenti
Questo ritiro è quindi il frutto del lavoro volontario di molte persone compresi noi (gli organizzatori).
Per ragioni organizzative le prenotazioni dovranno essere effettuate tassativamente entro il 15 Aprile 2016 con un anticipo di 50€.
Per maggiori informazioni e prenotazioni scrivete una mail a info@sabinaeventi.com
oppure telefonate o mandate un sms o whatsapp al 328.9105627 (Alberto)
L’arrivo è previsto Venerdì sera dalle 18.00 alle 19.00 presso la struttura che ospiterà il ritiro che terminerà Domenica alle 15.00
Come raggiungere il Convento di S. Andrea ( MAPPA)
Il Convento di S.Andrea si trova in Via dei Cappuccini 18, Collevecchio RI
45min da Roma – uscita A1 Ponzano Romano/Soratte
IN AUTO:
– Uscita autostradale A1 Ponzano-Soratte (per chi proviene Roma o comunque da Sud)
– Uscita autostradale A1 Magliano Sabina (per chi proviene da Nord).
Il Convento è a circa 1 km dal paese di Collevecchio.
IN TRENO:
Linea FL1 Fiumicino-Roma-Orte (con fermata alle stazioni Roma Trastevere, Roma Ostiense, Roma Tiburtina e molte altre).
Scendere alla stazione Collevecchio-Poggio Sommavilla, servita dal servizio di trasporto extraurbano per Collevecchio. E’ possibile comunicarci l’orario di arrivo in stazione per organizzare un servizio navetta con automobile o altri mezzi

Domo Geshe Rinpoche

è un’insegnante della tradizione Geluk di buddismo tibetano ed è il maestro spirituale del White Conch Dharma Center nello stato del Wisconsin (USA).
Autrice dei libri:
Mystery of Emptiness and Love
Red Lotus Buddhist Wisdom
I suoi insegnamenti hanno radici nella tradizione Buddhista ma sono adattati per le menti occidentali e gli attuali stili di vita.
Rinpoche è stata invitata in Italia alla fine della sua regolare visita annuale in Germania dove insegnerà per un mese.
White Conch Dharma Center è ora una comunità internazionale di buddisti Mahayana che ha centri negli Stati Uniti, nelle Hawaii e in Germania.

Per maggiori informazioni potete visitare il sito

link facebook per l’evento
 
scrivere una mail a info@sabinaeventi.com
oppure telefonare o mandare un sms o whatsapp al 328.9105627 (Alberto)
Domo Geshe Rinpoche ha scelto di utilizzare anche la tecnologia ed i social per comunicare con i suoi studenti nel mondo, per chi volesse approfondire:
il blog dell’insegnante satisfiedbuddhist.blogspot.it
 
la sua pagina facebook
o i video su youtube (in lingua Inglese)
Quando si attua una forte purificazione ed un intenso lavoro interiore, la rimozione degli ostacoli a volte può rievocare memorie e sentimenti dell’infanzia quando le cose non erano così complicate. Questo “ritorno all’innocenza” è una parte importante della preparazione al risveglio.
Domo Geshe Rinpoche ****
Alcune persone sono nate karmicamente celibi e attratte da una vita strettamente legata allo sviluppo spirituale. Queste persone sono buoni candidati per una felice vita monastica come monaci o monache. Per altre persone guadagnare una visione più matura dell’amore le aiuta a imparare a non utilizzare gli altri come gratificazione personale scoprendo che l’equilibrio si raggiunge solo considerando tutti gli esseri viventi. L’altro aspetto dell’equilibrio per chi non vive una vita celibe è la fedeltà sessuale nel corpo, nella voce (energia) e nella mente. ~ Domo Geshe Rinpoche ****
Descrivere la meccanica del pensiero (non intendendo con ciò la comprensione dei significati ma il meccanismo del pensiero stesso) sarebbe più complesso di quanto i prametri della scienza moderna attualmente permette. Perchè il pensiero, una volta attivato, si muove su più livelli e bisognerebbe conoscere bene il modo in cui la mente poggia sui supporti più sottili. Questi sono argomenti della scienza interiore degli yogi. Prima bisogna rallentare il processo per poterlo esaminare con delicatezza. Questa è la ragione per cui la meditazione tende a interrompere il modo ordinario di utilizzare la mente e a portare la consapevolezza più in profondità
Domo Geshe Rinpoche ****
Quando siamo troppo attratti o troppo occupati nel processare dati sensoriali superficiali perdiamo quel collegamento evanescente con la nostra profonda vera esistenza. Bisogna spostare l’attenzione verso il nucleo del nostro essere per comprendere il mondo.
Domo Geshe Rinpoche ****
Apprendere e integrare nuovi concetti buddisti è un po come mantenere dei cavalli selvaggi a loro agio in un recinto. Non si può lasciare che i cavalli selvaggi saltino il recinto o corrano freneticamente. Bisogna mantenerli calmi e tranquilli in modo che non si sentano in pericolo. Allo stesso modo mentre si assimila delle fresche e sane idee del dharma (insegnamento) bisogna mantenere una stabile e attenta vita ordinaria che diriga le emozioni. Questo implica che la propria vita ordinaria, la quotidianità, non deve avere fratture ne essere in conflitto con il dharma ed il processo di preparazione (alla trasformazione) fino al momento della trasformazione stessa. Quando cambi, scoprendo te stesso o esaminando le cause e i motivi dei tuoi comportamenti ti sposti in un nuovo territorio: i diversi stadi della comprensione (e della trasformazione). Durante questo processo è importante che la tua vita ordinaria, la tua quotidianità e l’ordinaria visione del mondo non siano sopraffatti, scossi brutalmente o colpiti violentemente da imposizioni o disciplina troppo duri che non ti permettano ulteriori progressi nell’aprendimento. Una buona tecnica da usare durante i periodi di cambiamento è di semplificare lo stile di vita e crearsi una routine quotidiana regolare. Questo è il metodo del dharma! ~ Domo Geshe Rinpoche ****
Il grande problema non è la morte. La morte è una conseguenza naturale della nascita. Il problema è la nascita. I più grandi meditatori lavorano per evitare la prossima rinascita e questa libertà permette loro di scegliere veramente! Dovremmo stare molto attenti per quanto riguarda l’allevamento degli animali, perchè significa portare più sofferenza in questo mondo incoraggiando la nascita di animali solo destinati al nostro piacere e consumo. Ci sarà mai un mondo dove mucche cavalli ed altri animali vivranno con noi armoniosamente?
Domo Geshe Rinpoche ****
Quando la mente è centrata nel cuore il vero Se all’interno si trova al posto giusto ad un livello più sottile della realtà. Molto velocemente ci sentiremo nuovamente bene ed in equilibrio. Questa è la configurazione corretta tra noi e il nostro Se interiore. Quando avviene lo spostamento dal pensare centrato nella testa al pensare centrato nel cuore cominciamo a ragionare con più chiarezza per quanto questo possa sembrarci paradossale. Quando la consapevolezza si disperde non stiamo realmente pensando ma solo reagendo. Capire questo aiuta a rispettare il “centro di gravità” della nostra consapevolezza, il nostro cuore.
Domo Geshe Rinpoche ****
All’inizio è difficile vedere le emozioni negative per quello che realmente sono. Una delle ragioni principali è perchè quando avvengono le stiamo già sperimentando. Mentre siamo in mezzo alla loro esperienza tra noi e le emozioni negative non c’è alcuna differenza! Sarebbe come provare a vedere un proprio occhio dall’altro occhio senza utilizzare uno specchio. Allo stesso modo non è facile riconoscere le emozioni mentre avvengono perchè noi siamo completamente coinvolti. Possiamo ovviare a questo mantenendoci vigili in modo da osservare le perturbazioni nella loro vera natura nell’istante in cui sorgono e non più tardi….
Domo Geshe Rinpoche ****
Il pericolo dell’uso violento della parola come le imprecazioni, il sarcasmo, o l’aggressione passiva, è che è proprio ciò che si desidera che in questo modo non viene ottenuto… La vittima di qualcuno che utilizza un linguaggio violento non può sapere in anticipo quando verrà attaccato verbalmente. La preda di una persona crudele sente l’aggressione nella pancia e cercherà di tenersi lontano da dove possono arrivare frustate attraverso le parole e l’energia che passa tra le parole che sono per lui come una coltellata. L’aggressore potrebbe avere difficoltà a comprendere per quale motivo gli altri sembrano impauriti da lui e si tengono a distanza. Questo è un effetto della parola violenta sulle relazioni. Come se non bastasse colui che utilizza un linguaggio violento non è in grado di capire quello che gli altri pensano ne di comprendere le loro reazioni. Non può più avere delle interazioni normali con gli altri perchè gli altri si chiudono a lui su un piano energetico anche se sono fisicamente vicini. D’altro canto comunicando con qualcuno che non si sente impaurito tutto sembra fluire naturalmente, non è così? Ci si sente in qualche modo fusi mentre si sta semplicemente chiacchierando e passando un po di tempo insieme. Ancora peggio l’interiorità del violento potrebbe finire per non fidarsi più di se stessa dato che attaccare se stessi è facile quanto attacare gli altri. In questa e nelle vite future questo può diventare un’abitudine finendo per fartlo sentire sempre più incompreso… E’ una situazione molto triste e può causare una specie di malattia energetica che richiede un lavoro molto intenso per poter tornare normale. Questo è il pericolo dell’uso del linguaggio violento per il proprio karma.
Domo Geshe Rinpoche ****
Il concetto di rifugio nella cultura e nella spiritualità Orientale è in conflitto con il concetto di supremazia dell’individualità radicato in Occidente… Ci sono problemi che derivano da un eccessivo senso di individualità. Avete mai osservato le dinamiche tra i genitori e figli di appena quattro o cinque mesi in un negozio? I genitori spesso si aspettano che persino un bimbo di tre mesi impari a fare delle scelte. Per esempio, tenendo in mano due orsacchiotti potrebbero chiedere al piccolo “Quale ti piace cucciolo? Lo vuoi rosso o lo preferisci blu? Quale ti farebbe più felice?”. Un fatto del genere mostra come nella nostra cultura si pensi di rispettare un bambino offrendogli delle scelte. In Tibet invece si pensa che i bambini vengano confusi dall’esser messi di fronte a troppe scelte prima di una certa età… Presto i bambini vengono sovrastimolati (un vero problema per genitori e insegnanti in Occidente) e finiscono per associare le scelte alla loro individualità intesa come distinzione dagli altri. Spesso questa propenzione a scegliere porta a sperimentare un senso di separazione dalla famiglia in età prematura e a continuare a desiderare le scelte come l’aspetto più importante della propria auto affermazione ed espressione. L’apice di questa abitudine si ha quando molti giovani adulti non hanno più nulla a che fare con le loro famiglie perchè le scelte li hanno portati ad un susseguirsi di separazioni e tuttavia continuano ad avere una capacità discriminatoria immatura. In altri termini un allenamento eccessivo in età evolutiva a fare scelte poco importanti per un bambino spesso porta in età adulta a sperimentare più differenze dagli altri che non cose in comune e ad essere definiti da un senso di separatezza più che da un senso di comunione e condivisione. ~ Domo Geshe Rinpoche
Abbiamo odiato la nostra sofferenza per così tanto tempo… di vita in vita abbiamo creato una relazione con il nostro arcinemico chiamato sofferenza. Ci siamo così legati alla nostra sofferenza da non poterne più fare a meno. Non riusciamo a lasciarla andare perché la vorremmo stendere al tappeto, vorremmo vincere! Bisogna vedere le cose in modo diverso se ci si vuole risvegliare, questo è il metodo del Dharma.
Domo Geshe Rinpoche ****
 

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