Vai al contenuto della pagina

Le regole dello svezzamento vegano

homepage h2

Pubblichiamo seconda parte dell’intervista al dottor Berveglieri. Lo svezzamento vegano è possibile a patto di applicare alcune semplici regole e attenzioni. Occhio agli zuccheri aggiunti. Per le fibre introduzione graduale…
Pubblichiamo la seconda parte dell’intervista abbiamo al dottor Berveglieri, pediatra specializzato in scienze dell’alimentazione, che ci illumina sul tema dello svezzamento. Il tema di nostro interesse è lo svezzamento vegetariano e vegano su cui c’è molto bisogno di fare chiarezza.
Dottor Berveglieri, ci sono dei rischi effettivi per uno svezzamento vegano? Bisogna preoccuparsi del deficit di vitamina B12?
Purché si parli di alimentazione ben pianificata, uno svezzamento vegano ben condotto non presenta rischi aggiuntivi rispetto a qualsiasi altro tipo di svezzamento, che sia vegetariano oppure onnivoro. 
Una dieta ben condotta è in grado di far fronte a tutte le richieste nutrizionali del bambino: per esempio all’apporto proteico, al fabbisogno di calcio, ferro, zinco, o acidi grassi polinsaturi. Certamente una dieta totalmente vegetale dovrà obbligatoriamente essere integrata con la vitamina B12, almeno dal momento in cui il latte, sia quello materno o una formula adattata, cessi di essere un componente significativo della dieta. A questo proposito va anche sottolineato che se la mamma che allatta è vegana deve anch’essa assumere la vitamina B12 per garantirne la presenza nel latte.
Alcuni noti medici, tra cui il dott. Proietti, suggeriscono di non introdurre le fibre fino alla fine della prima infanzia? Qual è la sua opinione al riguardo?
Le fibre sono un nutriente tipico dei prodotti vegetali integrali e hanno grande importanza nutrizionale. La loro introduzione viene raccomandata fin dallo svezzamento, ma un loro eccesso può determinare effetti non favorevoli come la stipsi. Questi possono essere prevenuti introducendo le fibre con lenta gradualità. Per esempio i cereali integrali in chicco o in farina dopo la cottura possono essere passati con un colino o un passaverdura per ottenere creme integrali defibrate. Col tempo, monitorando l’eventuale alterazione della regolarità intestinale del bambino, il grado di defibratura verrà gradualmente e progressivamente ridotto. Analogamente anche i brodi vegetali verranno inizialmente offerti senza il passato che poi nel tempo verrò gradualmente aggiunto.
In definitiva quali sono i presupposti per una dieta vegetariana ben bilanciata? 
I presupposti consistono nel realizzare una dieta giornaliera basata sulla presenza armonica di alimenti appartenenti alle seguenti categorie: verdura, frutta, cereali integrali, alimenti proteici soprattutto di origine vegetale (es. legumi e derivati), semi oleaginosi e frutta secca, olio extravergine di oliva. Inoltre in una dieta vegetariana ben bilanciata devono essere assenti gli zuccheri aggiunti come glucosio, destrosio, fruttosio, sciroppo di glucosio e fruttosio e i dolcificanti in genere.
Come si traducono nella realtà queste indicazioni?
La frutta di stagione è di solito presente a colazione o negli spuntini, mentre la verdura di stagione è un componente indiscusso del pranzo e della cena. I cereali integrali (cereali in chicco, pasta, pane, riso, farine, prodotti da forno, etc) sono costituenti comuni della colazione, del pranzo e della cena. 
Su questo argomento vedi anche i libri pubblicati da Terra Nuova:

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!