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«Attenzione a cosa diamo da mangiare ai nostri bambini»

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«È bene dire due parole su come alimentiamo i nostri bambini; essi sono un mercato formidabile per l’industria alimentare». Sono parole dell’epidemiologo Franco Berrino, intervistato dal regista Thomas Torelli per film di cui sta ultimando la lavorazione, “Food ReLOVution”.
«Se notate, gran parte della pubblicità alimentare è rivolta ai bambini. È questo è molto importante. Anche perché i bambini saranno i malati di domani. E più malati ci sono, più lavoro c’è per i medici, più aumenta il Pil, più diminuisce lo spread. Sapete è una cosa molto importante nell’economia che ci siano molti malati. Noi che ci occupiamo che le persone non si ammalino facciamo un danno all’economia. O, perlomeno, all’economia su come viaggia oggi nei nostri Paesi». Sferzanti le parole dell’epidemiologo Franco Berrino, intervistato dal regista Thomas Torelli nel film documentario di cui sta ultimando la lavorazione, “Food ReLOVution. Tutto ciò che mangi ha una conseguenza”.
Il dottor Berrino sostiene il progetto e anche ciascuno di noi può farlo partecipando alla raccolta fondi che permetterà di far approdare l’anno prossimo il documentario nelle sale.
«Il peggio per i bambini? L’eccesso di proteine e di zuccheri. I nostri bambini consumano oggi il doppio delle proteine di cui hanno bisogno. Probabilmente di più, in realtà. E le raccomandazioni, anche ministeriali, ne prevedono un carico eccessivo – prosegue Berrino – E aumenta il rischio di obesità. Gli studi sono chiarissimi. I bambini allattati al seno è più difficile che diventino obesi rispetto ai bambini che sono allattati artificialmente. Perché nel latte artificiale vengono messe più proteine che nel latte di mamma. Dobbiamo controllare il consumo proteico dei nostri bambini. Non dobbiamo dar loro cibi che hanno dimostrato di favorire lo sviluppo delle malattie croniche e dei tumori».
«Dovremmo riuscire ad evitare che nelle mense scolastiche si dia carne conservata, come il tipico prosciutto cotto, che piace tanto ai bambini. L’altro problema è rappresentato dalle merendine e dagli alimenti zuccherati. Non appena mangiamo i biscotti ad alto indice glicemico sale la glicemia nel sangue e ci sentiamo bene. Ma poi c’è la reazione dell’insulina. Per cui, a metà mattina i bambini spesso sono in ipoglicemia, devono mangiare la merendina. E allora, la glicemia sale di nuovo. E si sentono di nuovo bene. Questo succede anche agli adulti. In ipoglicemia il cervello non funziona. C’era lo slogan: “Lo zucchero fa bene al cervello”. Era lo slogan dell’Eridania. Ed è verissimo che il cervello ha bisogno dello zucchero costante nel sangue. Ma non ha bisogno dei picchi di iperglicemia e di ipoglicemia. Quindi, stiamo attenti. Facciamo una buona colazione, con qualche cosa che ci dà zucchero, ma lentamente. Fa molto bene il pane integrale, per esempio. Fanno bene dei grassi di buona qualità. Pane integrale con l’olio, come si faceva una volta».
La troupe al lavoro

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