A Milano il Fondo Librario dell’Omeopatia
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«Questo progetto è stato pensato non solo per preservare, e tramandare ai posteri, tutto quanto ha riguardato le esperienze dei medici omeopati di Milano (foto, immagini, documenti, ritagli di giornali, riviste ormai scomparse, libri e testi fuori catalogo) ma anche per ricordare le personalità dei Maestri della Scuola Omeopatica milanese che, nel corso degli ultimi sessant’anni, hanno diretto le Scuole e formato l’attuale classe medica di omeopati – spiega Antonella Ronchi, presidente di Fiamo, la Federazione italiana delle associazioni di medicina omeopatica – Dall’iniziativa di Tommaso De Chirico, socio fondatore della FIAMO, grazie alla disponibilità e alla collaborazione di Alessandro Pizzocaro, si è realizzato presso la GUNA un Centro Omeopatico interculturale e interdisciplinare, non solamente una semplice raccolta di documenti storici in un ambiente tipo biblioteca, ma una struttura, come da Statuto, deputata alla conoscenza, alla diffusione e alla difesa di tutte le varie espressioni dell’Omeopatia e del sapere delle Medicine Complementari. A tale scopo si è deciso di non fare a priori una raccolta selettiva, su base ideologica, delle opere di questo o di quell’altro autore, e di non avere preclusioni o preferenze di alcun tipo nei riguardi delle varie correnti di pensiero omeopatico.
Quindi tutti indistintamente, di là della loro formazione dottrinale, potranno usufruire della consultazione, incontrare colleghi, organizzare eventi e presentazioni, parlare e trattare di ogni argomento, dall’Omeopatia Classica Unicista all’Omotossicologia, dal Pluralismo omeopatico all’Antroposofia, dall’Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese alla Medicina Ayurvedica, dall’Omeopatia Veterinaria a quella Ambientale ed Ecologica, senza sentirsi discriminati nella loro scelta. Questa nuova realtà va idealmente ad affiancare il Museo dell’Omeopatia aperto a Roma da Francesco Negro: radici sempre più forti per vincere la sfida del futuro. I locali saranno disponibili gratuitamente e negli orari d’ufficio per eventi, presentazioni, conferenze e altro, per tutti e in modo non sponsorizzato».