«La produzione intensiva del cibo sta generando grandi problemi. Problemi per la fertilità dei suoli, per la carenza d’acqua, per la perdita di biodiversità. Distruggendo le risorse, ci macchiamo di una grossa ingiustizia nei confronti dei nostri figli e delle generazioni a venire». Carlo Petrini, anima e fondatore di Slow Food, è chiaro e diretto nella sua analisi. La sua è una delle interviste contenute nel film documentario “Food ReLOVution. Tutto ciò che mangi ha una conseguenza” che il regista Thomas Torelli sta ultimando. Media partner Terra Nuova Edizioni ed Essere Animali. Torelli, già noto per il capolavoro
“Un altro mondo”, ha avviato anche un progetto di raccolta fondi per completare la lavorazione ed uscire quindi nel 2016.
«Bisogna moderare la produzione intensiva e la monocultura, rispettare la terra madre. E quindi tornare a una meno produzione con minore impatto ambientale – continua Petrini – Garantire la qualità alimentare vuol dire seguire una pratica di produzione agricola che non sia impattante, che rispetti le risorse della natura e che garantisca che queste risorse hanno una durata nel tempo».
Le attuali modalità produttive «stanno distruggendo l’ambiente e per invertire questa rotta suicida è opportuno ripartire dalle comunità del cibo, dai produttori, che devono avere un rapporto con il territorio, con la natura, più armonico. Tutto questo però deve essere anche sostenuto dai consumatori, i quali debbono dare una mano all’agricoltura locale e sostenere la produzione biologica».
Oggi «siamo vittime di un paradosso: la sofferenza della malnutrizione e della morte per fame convive con la sofferenza e le malattie determinate dalla iperalimentazione. Sono due facce di una stessa medaglia. È giunto il tempo di tornare a riflettere e pensare, come peraltro già diceva Ippocrate nel quinto secolo avanti Cristo, che il cibo è la nostra medicina quotidiana».
«È importante ritornare a esercitare il controllo, specialmente sulle produzioni animali, garantendo, da un lato, il benessere animale e dall’altro il fatto che l’uso della terra per la produzione di carne non possa essere così concentrata. Se tutti consumassero la quantità di carne che consumano gli europei o i nordamericani, non sarebbero sufficienti cinque pianeti. Perché? Perché la produzione di carne richiede spazio, richiede un’agricoltura intensiva, richiede produzioni massive».
«Dobbiamo assolutamente cambiare i nostri stili di consumo alimentare se non vogliamo marciare a passi forzati verso l’estinzione della specie».
IL FILM
“Food ReLOVution: tutto ciò che mangi ha una conseguenza” è un coinvolgente e rivelatore documentario che esamina le conseguenze della cultura della carne in vista della crescente preoccupazione per gli impatti sulla salute, sulla fame nel mondo, sul benessere degli animali e sull’ambiente. L’obiettivo è mostrare come questi problemi globali riguardino tutti e siano correlati tra loro. Oggi anche solo fare la spesa in maniera consapevole, sapere cosa si compra e cosa si mangia, è il primo importantissimo passo verso un mondo migliore. Il film vuole essere uno strumento stimolante di comprensione e di informazione, che ci ricorda che abbiamo il potere di cambiare le cose se vogliamo davvero, a cominciare da noi stessi. Tutto ciò che mangiamo ha una conseguenza. Essere consapevoli di questo, ci aiuta a capire qual è, a capire l’importanza delle nostre scelte quotidiane. A spronarci a compiere azioni basate sulla coerenza, la consapevolezza e l’amore che nasce dal rispetto per la Vita. Il cambiamento che stavamo aspettando inizia con noi stessi. La scelta è la nostra arma più potente, impariamo ad usarla. Solo allora potremo dare un contributo a cambiare il mondo. Non bisogna affidarsi solo ai dogmi alimentari imposti dalla società ma conoscere ciò che si mangia, l’unico modo per dare inizio alla rivoluzione. Fatta con amore.
“Il film vuole essere uno strumento stimolante di comprensione e di informazione, che ci ricorda che abbiamo il potere di cambiare le cose se lo vogliamo davvero, a cominciare da noi stessi. Tutto ciò che mangiamo ha una conseguenza. Essere consapevoli di questo, ci aiuta a capire qual è, a capire l’importanza delle nostre scelte quotidiane. A spronarci a compiere azioni basate sulla coerenza, la consapevolezza e l’amore che nasce dal rispetto per la Vita. Il cambiamento che stavamo aspettando inizia con noi stessi. La scelta è la nostra arma più potente, impariamo ad usarla. Solo allora potremo dare un contributo a cambiare il mondo.”
Gli esperti intervistati
FRANCO BERRINO – Medico ed epidemiologo, già in forze all’Istituto Tumori di Milano. Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, è stato uno dei pochi ricercatori italiani chiamati a collaborare al Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer, pubblicato nel 2007 dal World Cancer Research Fund. È un convinto assertore dell’utilità di una dieta “corretta” per evitare l’insorgere del cancro, tesi spesso illustrata nei suoi libri e nei suoi frequenti articoli sui principali quotidiani italiani.
THOMAS COLIN CAMPBELL – Per oltre 40 anni in prima linea nella ricerca nutrizionale. La summa del suo lavoro è rappresentata daThe China Study, lo studio più completo sul rapporto tra alimentazione e patologie di cui è autore assieme al figlio Thomas M. Campbell. Campbell ha conseguito laurea specialistica e dottorato di ricerca alla Cornell University ed è stato ricercatore associato al MIT.
THOMAS M. CAMPBELL – Co-fondatore e direttore clinico delProgram for Nutrition in Medicinedella University of Rochester. Co-autore insieme al padre diThe China Study. È direttore del T. Colin Campbell Center of Nutrition Studies, un’organizzazione no profit che si occupa di promuovere un’alimentazione ottimale attraverso l’educazione scientifica.
NOAM MOHR – Professore di Fisica presso la New York University Polytechnic. Si è occupato di campagne di informazione sul riscaldamento globale per il U.S. Public Interest Research Group e EarthSave International. È autore di una serie di report sui cambiamenti climatici ampiamente riportati dai media, tra cui Flirting With Disaster, Pumping Up the Price, Storm Warning, e A New Global Warming Strategy.
FRANCES MOORE LAPPÉ – Scrittrice, ambientalista e attivista statunitense che si occupa di politiche alimentari e democrazia. È autore di 18 libri tra cuiDiet for a small planet, che ha venduto più di tre milioni di copie. È co-fondatrice di tre organizzazioni nazionali che esplorano le radici della fame, la povertà e le crisi ambientali, così come le soluzioni che stanno emergendo in tutto il mondo attraverso quello che lei chiamaLiving Democracy. Il suo libro più recente è EcoMind: Changing the Way We Think to Create the World We Want. È membro della International Commission on the Future of Food and Agriculture e del Consiglio Consultivo Nazionale della Union of Concerned Scientists.
CARLO PETRINI – Gastronomo italiano. Ha fondato nel 1989 l’associazione internazionale Slow Food, movimento volto alla salvaguardia delle cucine locali e della qualità dei cibi. Dalle sue idee nascono la prima Università di Scienze Gastronomiche e manifestazioni quali Cheese, Salone del Gusto e Terra Madre.
VANDANA SHIVA – Scienziata, ambientalista e attivista indiana. Laureatasi in Fisica all’Università del Western Ontario, nel 1982 ha fondato la Research Foundation for Science, Technology and Natural Resource Policy (istituto di ricerca da lei diretto che si occupa di ecologia sociale) e nel 1987 Navdanya (Nove semi), un progetto che coinvolge le comunità rurali indiane volto a promuovere la conservazione delle biodiversità e i diritti degli agricoltori.
PETER SINGER – Filosofo australiano, professore di Bioetica alla Princeton University e presso il Centre for Applied Philosophy and Public Ethics dell’Università di Melbourne. Autore di Liberazione Animale e Salvare una vita si può.Noto soprattutto per essere stato il pioniere del movimento per i diritti degli animali, di cui è tuttora uno degli attivisti più influenti.
JAMES WILDMAN – Attivista ed educatore alla compassione per la Animal Rights Foundation of Florida (Fondazione per i Diritti Animali della Florida), ha un Master’s degree in Humane Education. Suo il video 101 Reasons to Go Vegan.